Va bene essere tirchi, però...

Marito "concede" alla moglie una doccia a settimana e due strappi di carta igienica

E' stato condannato per maltrattamenti: le imponeva anche di usare una sola posata a tavola e una volta le aveva fatto raccogliere un fazzoletto dalla spazzatura

Marito "concede" alla moglie una doccia a settimana e due strappi di carta igienica
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Al massimo due strappi di carta igienica per volta, una sola posata a tavola e una doccia a settimana. Perfino un tovagliolo raccattato dall'immondizia per riutilizzarlo. Non stiamo parlando di un cartone animato con protagonista Paperon de' Paperoni - il mitico zione di Paperino, noto per la sua avarizia - ma di un uomo in carne e ossa, un marito di Bologna che imponeva assurde restrizioni alla moglie per risparmiare. E che è stato condannato per maltrattamenti. Perché, in effetti, si trattava di costrizioni davvero oltre il limite.

Una doccia alla settimana, una posata e due strappi di carta igienica

La vicenda è finita in Tribunale, perché a un certo punto lei non ce l'ha fatta più. La cosa incredibile è che la famiglia - a quanto pare - non aveva grossi problemi economici, potendo contare su due stipendi. Ma evidentemente lui era letteralmente ossessionato dal risparmio, tanto da avere comportamenti al limite della follia.

Tra le imposizioni che dava alla moglie c'era la possibilità di fare una sola doccia alla settimana, utilizzare al massimo due strappi di carta igienica per volta e una posata e un piatto soli a tavola.

La spesa e il fazzoletto nel cestino

La donna non poteva neppure scegliere dove fare la spesa. Era lui a scegliere dove e quando fare acquisti, solo in supermercati "low cost". E poteva comprare prodotti solo in offerta.  Lei era anche costretta a mostrargli gli scontrini per documentare le spese.

Una volta addirittura, dopo averla vista gettare un tovagliolo caduto a terra, l'avrebbe accompagnata davanti al secchio dell'immondizia per recuperarlo, sostenendo che si sarebbe potuto riutilizzare.

La causa

A un certo punto lei non ha più retto e lo ha trascinato in tribunale. A testimoniare sono state le amiche e il padre della donna, che hanno raccontato dei maltrattamenti subiti dalla moglie.

E alla fine è arrivata la sentenza, nella quale i giudici spiegano che se da un lato è lecito che la coppia stabilisca "uno stile di vita improntato al risparmio, anche rigoroso e non necessitato", dall'altro certificano che  non può trattarsi di un'imposizione. In questo caso si sconfina nel reato di maltrattamenti.  E così il marito ultrarisparmioso è stato infine condannato.

 

 

 

 

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