Il macellaio che sparò al ladro portato in carcere, il malvivente è libero
La Cassazione ha confermato la condanna a quattro anni e undici mesi per Walter Onichini, il commerciante di Legnaro (Padova) che sparò a un ladro albanese.
Lui è stato prelevato dai Carabinieri e portato in carcere. Il ladro che aveva sorpreso mentre tentava di rubargli l'auto in giardino, nonostante una condanna da scontare, è "uccel di bosco". Strascico di polemiche per la decisione della Corte di Cassazione di confermare la condanna nei confronti di Walter Onichini, commerciante padovano, che da lunedì 13 settembre 2021 è in carcere per tentato omicidio. (in copertina Onichini con l'assessore regionale Marcato durante una della manifestazioni organizzate per sostenerlo).
Tentato omicidio, Walter Onichini in carcere
Non c'è stato l'atteso ribaltamento del verdetto o, quantomeno, un'attenuazione della condanna inflitta nei precedenti gradi di giudizio. Come racconta Prima Padova, la Cassazione venerdì scorso ha invece confermato i quattro anni e undici mesi di reclusione per il reato di tentato omicidio nei confronti di Walter Onichini, il commerciante di Legnaro che nel luglio del 2013 ferì a colpi di fucile uno dei ladri che gli stavano rubando l'auto in giardino.
La speranza del diretto interessato e dei suoi più stretti familiari, nonché di molti sostenitori del "diritto alla difesa" che lo hanno sostenuto in questo otto lunghi anni di processi, era appunto che la Suprema Corte rivedesse, in toto o al ribasso, la sentenza di condanna. Invece niente.
L'arrivo dei Carabinieri a casa
E ieri, lunedì 13 settembre 2021, i Carabinieri si sono presentati alla sua porta per portarlo in carcere. Una vicenda giudiziaria che si chiude così, lasciandosi dietro uno strascico di polemiche, anche per il risarcimento da 25mila euro che il macellaio padovano dovrà al ladro.
Svegliato quella maledetta notte del 2013, Onichini sparò due volte ferendo l'albanese Elson Ndreca. Il commerciante padovano non si limitò a questo, però: sceso in cortile, caricò in auto il ladro per poi abbandonarlo in mezzo ai campi. Perché minacciato con un coltello, la tesi difensiva.
Il ladro è "uccel di bosco"
Ladro poi condannato, paradossalmente, a tre anni e otto mesi per quel furto: una condanna scontata solo in minima parte perché ora l'albanese vive all'estero da uomo libero. Sparito nel nulla. Per molti un'autentica beffa, una vera e propria ingiustizia. Non per i giudici però, secondo cui è stato dimostrato che Onichini sparò per uccidere quella notte, oltretutto inutilmente visto che il ladro se ne stava già andando. Poi il ladro se n'è andato davvero, invece il commerciante padovano, da ieri, è dietro le sbarre.
Le polemiche
Della vicenda, come di tante altre simili che hanno innescato il dibattito sulla legittima difesa, si è occupata naturalmente la politica. Matteo Salvini, leader della Lega, da sempre convinto della linea "la difesa è sempre legittima", ha dichiarato che andrà a trovare il macellaio in carcere, non esitando a definire una vergogna la sentenza della Cassazione,