Il giallo di Andreea Rabciuc: il corpo è stato spostato successivamente? La testimonianza dello youtuber
Nel casolare in cui sono stati rinvenuti i resti attribuiti alla 26enne scomparsa, sono state trovate anche una corda e un biglietto
Nuovi elementi si aggiungono al giallo di Andreea Rabciuc, la 26enne scomparsa il 12 marzo del 2022 nell’Anconetano i cui resti, ne sono quasi certi gli inquirenti, sono stati rinvenuti in un casolare il 22 gennaio 2024.
Il giallo di Andreea Rabciuc: si indaga per istigazione al suicidio
Nella struttura fatiscente di Castelplanio, dove è stato trovato un cadavere con indosso i vestiti che la giovane indossava la notte della sua sparizione, sarebbe stata rinvenuta anche una corda legata a una trave e un biglietto scritto a mano con alcune frasi cancellate, forse dal tempo.
E le domande si moltiplicano, in attesa della conferma del Dna circa lo scheletro attribuito proprio ad Andreea. Il caseggiato, infatti, era già stato oggetto di perquisizioni nei giorni dopo la scomparsa della giovane, senza alcun esito. A rafforzare l’ipotesi che la salma, dunque, possa essere stata spostata in un secondo momento, anche una testimonianza di uno youtuber alla trasmissione “Chi l’ha visto” che racconta di aver ispezionato tutto il casolare, perché intenzionato a girarvi un video e di non essersi imbattuto nei resti umani.
Non è ancora arrivata l'ufficialità del test di Dna, svolto insieme agli esami autoptici nel pomeriggio di lunedì 22 gennaio, ma chi indaga ha pochi dubbi sull'identità del corpo. Per gli inquirenti si tratterebbe proprio dell'ex campionessa di tiro a segno scomparsa dopo una lite con il fidanzato di allora, Simone Gresti.
Il 44enne, al tempo fidanzato della ragazza, era già indagato per omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio di droga. Ora, in seguito all’accertamento irripetibile per esaminare i tessuti rinvenuti, a cui era presente anche il legale dell'uomo, Simone Gresti è indagato anche per istigazione al suicidio.
Emanuele Giuliani, l'avvocato di Simone Gresti, ha chiarito:
“Simone ha ben quattro ipotesi di reato. Hanno aggiunto anche l'istigazione al suicidio. Non è una situazione che mi aspettavo all'inizio. Adesso è stata aggiunta anche quest'altra ipotesi dovuta ad alcuni accertamenti tecnici. La procura ipotizza varie fattispecie di reato. L'auto è ancora sottoposta al sequestro e adesso con questa novità vedremo come si evolverà la situazione.”
La Procura non esclude, infatti, l’ipotesi di un gesto volontario, dopo il ritrovamento di pezzi di corda arrotolata ad una trave e una scritta rinvenuta nelle vicinanze dei resti, che potrebbero aprire nuovi scenari.
Il mistero del corpo spostato
Altro mistero riguarda il corpo: è sempre stato lì oppure è stato spostato successivamente? Il casolare era stato già oggetto di un sopralluogo da parte degli inquirenti pochi giorni dopo la scomparsa della 26enne avvenuta nel marzo del 2022.
Certo, considerando le condizioni fatiscenti della struttura, non è nemmeno impossibile che – chi vi sia entrato – non abbia notato i resti o che lo scheletro sia caduto successivamente da un nascondiglio, dopo qualche crollo strutturale.
La puntata di mercoledì 24 gennaio di “Chi l’ha visto”, celebre programma Rai che si occupa di cronaca del Paese, si è focalizzato proprio su questo tema. Veronica Briganti, giornalista di della trasmissione, è riuscita a rintracciare un componente del gruppo di youtuber che si era recato nel casale per un video:
“Io ho guardato da tutte le parti ma il corpo della ragazza non l'ho visto - ha raccontato il giovane-. Noi siamo entrati nel casale e lo abbiamo visitato tutto quanto perché stavamo cercando degli indizi di un festino, un rave party. Noi abbiamo visti gli angoli delle mura. Ci siamo recati lì perché comunque sapevamo di dover girare tutto in merito al festino”.
Lo strazio della madre
Per quasi due lunghissimi anni ti ho cercata e sono riuscita ad andare avanti con la speranza, l'unica cosa a cui mi potevo aggrappare, poi una telefonata me l'ha spazzata via. Il dolore della tua assenza é devastante, nel silenzio delle mura il mio cuore ferito piange dentro la tua stanza guardando le tue foto. Mi manchi amore mio. Mi hai lasciata sola non per la tua volontà per un destino non capito, non accettato, non voluto. Come era bello averti vicino, sfiorare il tuo viso da bambina con occhi innocenti, quelli in grado di guardarti dentro fino in fondo all'anima. Ora sconsolata dalla realtà vorrei volare fino a te, dirti che ti amo amore mio, chiederti perdono se sono ancora qua mio malgrado, vorrei avere le tue ali d'angelo per prendere il volo e arrivare a te, abbracciarti e non lasciarti più. So che un giorno succederà per ora sei felice in compagnia dei tuoi nonni che ti amava tantissimo. Ti amo amore di mamma. Voglio che la verità venga a galla e giustizia sia fatta! VOGLIO GIUSTIZIA PER MIA BAMBINA!
Con questo disperato messaggio affidato a Fb, la madre di Andreea rende pubblico, nella giornata del 25 gennaio 2024, non soltanto il suo dolore, ma anche il desiderio di avere giustizia e risposte.