Il croupier infedele e i suoi complici taroccavano le carte per sbancare il Casinò di Sanremo
Il blitz della Polizia ha portato a sei arresti: gli indagati sono finiti sotto la lente per presunte combine al gioco Punta e Banco
Una truffa che nel corso dei mesi è valsa loro centinaia di migliaia di euro. Le indagini della Procura di Imperia, iniziate nel 2022, hanno però consentito di smascherare un'associazione a delinquere che realizzava presunte combine al Casinò di Sanremo: grazie all'aiuto di un dipendente infedele sono riusciti a taroccare delle carte che hanno permesso loro di sbancare al gioco Punta e Banco. Per sei indagati sono scattate le manette.
Croupier infedele e carte taroccate: così vincevano al Casinò di Sanremo
Un dipendente infedele e carte taroccate che potevano riconoscere solo loro. In questo modo, come raccontato da Prima La Riviera, sono riusciti a sbancare il Casinò di Sanremo facendola in barba a tutti. L'intervento da parte della polizia, tuttavia, ha permesso di smascherare l'associazione a delinquere che si nascondeva dietro alla presunta combine al gioco Punto e Banco.
Il blitz relativo all'inchiesta della Procura di Imperia ha permesso così di far scattare le manette per i possibili responsabili della truffa: due sono finiti in carcere e quattro ai domiciliari, mentre altre quattro misure cautelati riguarderebbero l’obbligo di dimora dei rispettivi indagati.
Tra gli arrestati, come detto, ci sarebbe anche il “cartaio” 58enne del Casinò (già licenziato), Luigi (Silvio) Carbone, considerata figura chiave della frode.
L'inizio delle indagini nel 2022 e la scoperta del croupier infedele
Le indagini da parte della Procura di Imperia hanno avuto inizio lo scorso anno a seguito della registrazione di diverse perdite anomale nel Punto e Banco del Casinò. La truffa messa in atto dai presunti colpevoli avrebbe consentito loro di intascare centinaia di migliaia di euro.
La casa da gioco, però, dopo aver ricevuto dalla Procura di Imperia i primi riscontri delle indagini, aveva deciso di sospendere subito Carbone, al quale venne concessa, come prevedono la legge e i regolamenti interni, la possibilità di fornire spiegazioni rispetto al proprio anomalo operato. Spiegazioni ritenute troppo generiche e poco convincenti. Da qui la decisione del provvedimento più drastico: il licenziamento.
Come rubavano al gioco Punta e Banco
Gli altri indagati nell'inchiesta sarebbero tutti giocatori. Ma in che modo sono riusciti a truffare il Casinò di Sanremo portandosi a casa tutte quelle consistenti vincite? Il loro modus operandi era piuttosto collaudato.
A quanto risulta Carbone, che aveva mansioni di cartaio o roulettier, avrebbe segnato le carte utili con delle lievi abrasioni sul dorso. Il suo essenziale contributo consisteva nel sottrare al Casinò e mettere a disposizione dell'organizzazione le carte da gioco, che venivano “segnate” dai complici in modo percepibile solo da loro.
Le carte venivano poi riconsegnate al roulettier Carbone, che le reintroduceva nel Casinò e predisponeva i mazzi contenenti le carte taroccate, collocandoli negli armadi da cui, in seguito, i croupier li prelevavano per utilizzarli ai tavoli da gioco.
All'iniziale scoperta del "cartaio" Carbone si sono aggiunte altre cinque persone indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa: si tratta del sanremese Antonio Del Core e di quattro torinesi Luciano Rossi, Luigi Betti, Francesco Ricotta e Emilio D'Eliso. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al peculato e alla corruzione. Dalle indagini emerge che la presunta combine si sarebbe protratta fino all'estate scorsa.