Il bimbo bellunese di 2 anni non è morto per un boccone avvelenato al parco: trovata droga in casa del papà
Il padre indagato per omicidio colposo: i Carabinieri hanno trovato in casa hashish o eroina (al momento non è stato ancora specificato).
Si chiamava Nicolò Feltrin, il bimbo bellunese di due anni morto giovedì 28 luglio nell'ospedale di Pieve di Cadore dopo aver ingerito - si sospettava - inavvertitamente un boccone avvelenato, magari un topicida, in un parco giochi.
E invece no. L'autopsia effettuata sul corpo del piccolo ha evidenziato che a ucciderlo è stata sì una sostanza tossica, ma a differenza di quanto inizialmente ipotizzato, la sostanza non sarebbe stata ingoiata - come riferito dal papà - ai giardinetti vicino casa, in via II Giugno a Codissago, frazione di 500 anime di Longarone, nella vallata sotto alla diga del Vajont.
Come riporta Prima Belluno, nell'abitazione della mamma e del papà è stata rinvenuta della droga e ora gli inquirenti cercheranno di stabilire se è stata l'ingestione della sostanza stupefacente a uccidere il bambino.
IL PARCO GIOCHI DI CODISSAGO:
Nicolò morto a 2 anni: trovata droga a casa dei genitori
Il padre Diego aveva raccontato subito la sua versione dopo la tragedia, spiegando che lui e il piccolo, giovedì 28 luglio, erano stati al parco sotto casa.
Lì il figlio avrebbe ingerito una manciata di terra. Poco dopo il bambino si sarebbe sentito male, faceva fatica a stare in piedi, sonnolente.
L'uomo allora ha caricato il bimbo in auto e l'ha portato al Pronto soccorso di Pieve di Cadore, ma le sue condizioni sono precipitate. Ed è morto in poche ore.
I Carabinieri, allora, hanno subito effettuato una perquisizione in casa e lì i militari dell'Arma hanno sequestrato una sostanza sospetta. Hashish o eroina, al momento non è stato ancora specificato.
Il padre ora è indagato per omicidio colposo.