MISTERO SULL'ACCADUTO

Attrice vittima di "needle spiking": preso l'uomo che ha "punto" Livia Cascarano a Roma

In genere le vittime sono donne e gli aggressori cercano di iniettare la cosiddetta droga dello stupro per poi approfittare di loro

Attrice vittima di "needle spiking": preso l'uomo che ha "punto" Livia Cascarano a Roma
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Fine del giallo. Anche se ora si cercherà di capire perché lo ha fatto e se la vittima fosse stata scelta a caso o con un preciso motivo.

È stato infatti identificato e convocato in caserma dai Carabinieri dei Parioli, a Roma, l’uomo accusato di aver punto con una iniezione, martedì scorso l'attrice Livia Cascarano.

L'uomo, un 42enne residente nella Capitale e con alcuni precedenti per reati contro la persona, è stato interrogato nella giornata di ieri, venerdì 23 dicembre.

Cosa era accaduto

La vittima come detto è Livia Cascarano, attrice e madre di due figli.

Originaria della Puglia ma da tempo residente a Roma, Cascarano è un'attrice di cinema e teatro ed è apparsa anche in alcune fiction.

La donna, 40 anni, stava girando per la città in sella alla sua bicicletta quando si è accorta di essere stata punto e di un uomo che si allontanava.

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Da quel momento era scattato l'allarme e la donna si era rivolta ai Carabinieri di un Comando poco distante dal luogo dell'aggressione, in via Brunetti.

Un'aggressione che altre volte ha visto vittime donne.

Il racconto della donna sui social

L'uomo "beccato" dal telefonino dell'attrice e dalle telecamere

Passato l'iniziale spavento e shock, l'attrice aveva seguito l’uomo filmandolo attraverso il telefonino.

Tra l'altro, anche numerose telecamere di videosorveglianza presenti nella zona hanno ripreso l’individuo.

Immagini che sono state fondamentali per risalire all’aggressore che ora rischia una denuncia per lesioni aggravate.

Nel frattempo l'attrice l'attrice si è sottoposta ai test per Hiv ed epatite.

Un caso di "needle spiking" o altro?

Soprattutto i Carabinieri cercheranno di capire per quale motivo l’uomo abbia “punto” la donna.

In queste ore si è parlato di un possibile caso di needle spiking, ovvero un tipo di aggressione che spesso si verifica in luoghi affollati, in prevalenza, nei casi finora accaduti, in discoteca o comunque locali notturni.

Notizie di cronaca in tal senso sono arrivate in estate da Inghilterra, Francia e Spagna.

Needle Spiking significa essere punti a tradimento da una siringa nella folla: in genere le vittime sono donne e gli aggressori cercano di iniettare la cosiddetta droga dello stupro per poi approfittare di loro.

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