Fast food chiuso

Hamburger indigesto: dentro c'erano due chiodi, 40enne in sala operatoria

E' successo a Cassino, in provincia di Frosinone. Un operaio 40enne ha rischiato grosso, ora è in prognosi riservata.

Hamburger indigesto: dentro c'erano due chiodi, 40enne in sala operatoria
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Un incubo: un operaio, dopo una giornata di lavoro, si è concesso un hamburger in un fast food McDonald's di Cassino, in provincia di Frosinone. Ma ecco la terribile sorpresa: imbottiti all’interno del panino c'erano anche due chiodi. E la cena è finita con un intervento d’urgenza in laparoscopia.

Ma le piste, per gli inquirenti che indagano, sono tutte aperte: non si esclude a priori, infatti, nemmeno un altro scenario, ovvero un tentativo di truffa (quasi sul filo dell'estorsione) partito proprio dal cliente. Soltanto le indagini faranno chiarezza attribuendo le corrette responsabilità.

Due chiodi nell'hamburger

Un chiodo comunque gli ha rotto il molare, è riuscito a sputarlo, il secondo invece, inavvertitamente, lo ha ingoiato. Il quarantenne di Caserta, che si era fermato al fast food per una pausa di lavoro, nella giornata di lunedì 21 novembre 2022, è andato incontro a fortissimi dolori e un grave rischio per la sua incolumità.

Dopo aver ingerito il chiodo è stato trasportato in ospedale. Lì una tac ha evidenziato la presenza del ferro nell’intestino. Per estrarlo i medici hanno dovuto sottoporlo a intervento in laparoscopia. Ora è ricoverato in prognosi riservata. Il corpo estraneo avrebbe potuto perforare gli organi cagionando scenari senza ritorno.

Locale sottoposto a sequestro

Sul caso stanno indagando gli agenti del Commissariato di Polizia di Cassino che hanno allertato anche la Asl di Frosinone per i controlli da effettuare nella cucina. Poco dopo la paninoteca è stata chiusa mentre tutto il materiale trovato in cucina è stato posto sotto sequestro.

Ma successivamente si è disposta la riapertura, questo perché nel locale ispezionato centimetro per centimetro con il metal detector non sono stati trovati altri oggetti di ferro pericolosi. Pertanto il locale è stato regolarmente riaperto. Nel frattempo la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto.

Ipotesi truffa?

Secondo la versione dell'avventore, nel pasto servitogli c’erano due chiodi lunghi tre centimetri. Ma come è stato possibile? Gli investigatori non escludono un’altra ipotesi: quella di una truffa (con estorsione) ai danni del fast food (non mancherebbero casi affini nelle cronache dell'ultimo periodo: a volte i clienti che le mettono in atto chiedono poche centinaia di euro per risolvere la questione all’istante, in altri casi pretendono somme ben più consistenti).

Gli inquirenti confermano che si sta indagando anche in questa direzione. Nelle prossime ore il cliente sarà interrogato.

Per il momento l'ufficio stampa di McDonald's Italia non ha rilasciato commenti.

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