Incidenti sul lavoro

Escavatore si ribalta, 46enne muore schiacciato

La vittima è l'aostano Guido Pasteur. Non ce l'ha fatta nemmeno il 53enne ustionato in Molise: è morto dopo 48 ore di agonia in ospedale

Escavatore si ribalta, 46enne muore schiacciato
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Anche di domenica si muore sul lavoro. La scia di tragedie non si ferma nemmeno durante il fine settimana. L'ultima vittima è il 46enne Guido Pasteur, vittima di un incidente sul lavoro nel tardo pomeriggio di domenica 7 aprile 2024 in località Coré a Fontainemore. L'uomo stava eseguendo dei lavori con un mini escavatore quando il mezzo si è ribaltato e lo ha schiacciato, uccidendolo.

(immagine copertina repertorio)

46enne muore schiacciato dall'escavatore

Come racconta il nostro portale locale Aosta Sera, erano circa le 18.30 quando Pasteur stava svolgendo alcuni lavori davanti alla propria abitazione quando improvvisamente l'escavatore si è ribaltato.

Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi, ma per il 46enne purtroppo non c'era più nulla da fare: è deceduto schiacciato sotto il peso del mezzo.

“Era una persona sempre molto allegra, con una gran voglia di fare festa. Simpatico, mancherà oltre che alla sua famiglia anche a tutta la vallata” racconta chi lo conosceva.

Oltre alla compagna l’uomo lascia la sorella Vanda, il fratello Edoardo e la mamma Mirella.

Schiacciato dal trattore, muore in Sicilia

Un incidente simile si è verificato nella mattinata di lunedì 8 aprile 2024 a Santa Ninfa, in provincia di Trapani. Un uomo di 61 anni si stava recando presso un terreno per lavorare a bordo di un trattore. Non vedendolo tornare, i familiari hanno allertato i Carabinieri, che hanno dato il la alle ricerche, trovando su una stradina di campagna il trattore ribaltato, con il corpo oramai senza vita dell'uomo schiacciato sotto.

Ustioni su tutto il corpo: muore dopo due giorni di agonia

Non ce l'ha fatta Claudio Amodeo, il 53enne di Vinchiaturo (Campobasso) rimasto vittima di un gravissimo incidente giovedì 4 aprile 2024 alla Italcementi di Guardiaregia. 

Insieme a un collega (anche lui ricoverato, ma stabile), stava lavorando a un quadro elettrico per riavviare un macchinario quando è stato investito da una violenta fiammata. Un terzo collega ha riportato danni più lievi ed è stato proprio lui a trascinare i due lontano dall'incendio.

Ricoverato prima a Campobasso e trasferito poi al Centro Grandi Ustionati di Napoli, è morto dopo due giorni di agonia.

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