MOVIDA VIOLENTA

Gli tirano in testa una bici in coda per la discoteca: 23enne si è svegliato dal coma

Mauro è rimasto quasi due settimane sul filo: ora gli ci vorranno sei mesi per riprendersi. E' sempre caccia alla baby gang autrice del folle lancio casuale sulla folla

Gli tirano in testa una bici in coda per la discoteca: 23enne si è svegliato dal coma
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Mauro Glorioso è un giovane studente di medicina di Torino. La sera del 23 gennaio 2023 si trovava ai "Murazzi", zona lungo il Po caratteristica per la movida nel capoluogo piemontese: mentre aspettava con alcuni amici di entrare alla discoteca The Beach gli è piovuta in testa una bicicletta e per quasi due settimane è rimasto in coma. Gli inquirenti indagano su una baby gang che avrebbe compiuto il folle gesto totalmente a casaccio, cercando un incomprensibile divertimento.

Come racconta Prima Torino, per fortuna Mauro, per il quale era partita anche una mobilitazione social, non è più in coma farmacologico. Il 23enne si trova in terapia intensiva al Cto dove i medici non hanno tuttavia ancora interrotto la ventilazione meccanica che lo aiuta a respirare: pensano che ci vorranno ancora sei mesi prima che il ragazzo possa riprendersi del tutto.

Ancora presto per capire i danni

La prognosi è di 180 giorni, servirà almeno un mese per valutare i danni causati dalle ferite riportate nella notte del 21 gennaio: la bicicletta elettrica con i suoi 15 chili gli aveva causato importanti lesioni alle vertebre cervicali.

Si attende con ansia il momento in cui Mauro tornerà a parlare anche per capire se il ragazzo possa ricordare qualche dettaglio di quella notte. Difficile che il giovane, come i suoi amici, abbia notato qualcosa, ma è comunque la piccola speranza di potersi avvicinare all'identificazione dei giovanissimi autori del folle gesto.

Dai filmati visionati dai carabinieri in questi giorni, infatti, è emerso che dietro il lancio della bici ci sarebbe un branco di ragazzini probabilmente minorenni. La gang immortalata dalla videosorveglianza era stata notata da alcuni testimoni oculari che avrebbero visto i ragazzini allontanarsi in modo sospetto subito dopo il lancio.

I volti e le figure dei colpevoli compaiono di sfuggita in alcuni filmati visionati dalle forze dell'ordine, si tratterebbe di 5 ragazzi, 3 dei quali sarebbero gli autori materiali del folle gesto. In un video in particolare si vede un gruppo di ragazzi scappare poco dopo il lancio.

Gli investigatori starebbero anche lavorando sulla bici sequestrata subito dopo il fatto, cercando di isolare le impronte sul telaio.

Continua la ricerca di testimoni

Gli amici di Mauro intanto non si danno pace e continuano a chiedere, tramite i social, di farsi avanti e raccontare anche il più piccolo dettaglio visto quella tragica notte.

Una richiesta che ha preso forma di una grande scritta rossa appesa sul ponte della Gran Madre: "Potevi essere tu", uno striscione che si rivolge alle coscienze dei loro coetanei spronandoli a parlare.

 

 

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