Gli revocano il reddito di cittadinanza: per fare soldi inizia a coltivare marijuana in una serra
Una vicenda che ricorda da vicino la trama del celebre film "L'erba di Grace"
Un forte odore di marijuana nella zona ha portato i carabinieri a scoprire l'esistenza di una serra dove erano coltivate ben 26 piante alte due metri. Interrogato sulla faccenda, un 63enne astigiano è stato schietto: dopo la revoca del reddito di cittadinanza era andato in difficoltà economiche e per questo motivo ha cercato una soluzione di guadagno rapida e sicura. Una vicenda che, per certi versi, ricorda molto da vicino la trama del celebre film "L'erba di Grace".
(In copertina: immagine di repertorio)
Asti, coltiva marijuana in una serra per sopperire alle difficoltà economiche
E' una scoperta alquanto curiosa e sconvolgente quella che i carabinieri di Nizza Monferrato hanno fatto a Castel Boglione, Comune della provincia di Asti (Piemonte).
Come raccontato da Prima Torino, infatti, i militari dell'Arma, insospettiti da un acre odore presente nell'aria, sono arrivati a scoprire l'esistenza di una serra di marijuana nascosta.
Uno stabile attrezzatissimo, con tanto di un impianto di irrigazione e alcune lampade fluorescenti, che servivano a un 63enne del posto per coltivare 26 piante di marijuana, alte ciascuna almeno due metri e rinvenute quando ormai erano nella fase della raccolta e della lavorazione.
Interrogato sulla faccenda, il 63enne non ha tergiversato e anzi è andato dritto al punto: l'idea della serra di marijuana gli è venuta dopo che gli era stato revocato il reddito di cittadinanza, strumento attraverso cui riusciva ad avere un minimo di sostegno economico. Una volta perso era andato in difficoltà e da lì era sorta la necessità di una fonte di guadagno rapida e sicura. Per questo motivo ha pensato di iniziare a coltivare la sostanza stupefacente.
Un po' come nel film "L'erba di Grace"
Basterebbe questo a far pensar ad un'analogia con "L'erba di Grace". Nel caso del film diretto dal regista britannico Nigel Cole, una signora inglese di mezz'età, appassionata di giardinaggio, si mette a coltivare piantine di marjuana nella serra dove prima c'erano solo orchidee per cercare un modo di guadagnare velocemente e saldare qualche debito lasciatole dal marito morto.
Preoccupata dell'arrivo dei poliziotti, Grace avrà però la malaugurata idea di bruciare le piantine sprigionando un odore fortissimo che contribuirà ad uno stato d'animo condiviso (nell'intero paese) decisamente allegro.
Ma è proprio su questo aspetto che la storia di Grace e quella del 63enne astigiano differiscono.
Per il cittadino di Castel Boglione sono scattati gli arresti domiciliari e nei prossimi giorni si terrà l'udienza di convalida, per Grace invece tutta la vicenda sarà fonte d'ispirazione per la scrittura di un libro che avrà anche un bel successo.
Ok, è solo un film. Ma in fondo è proprio questa una di quelle volte in cui cronaca e finzione sono talmente simili da essere interscambiabili. E chissà che anche la storia di questo signore 63enne non possa finire meglio. Magari con una proposta di lavoro.