Il delitto di Senago

Giulia Tramontano uccisa con 37 coltellate: non è riuscita a difendersi

Gli esiti dell'autopsia sul corpo della giovane uccisa da Alessandro Impagnatiello nella loro casa di Senago.

Giulia Tramontano uccisa con 37 coltellate: non è riuscita a difendersi
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Trentasette coltellate. E' stata uccisa così, con una ferocia inaudita, Giulia Tramontano, la 29enne di Senago ammazzata dal compagno Alessandro Impagnatiello nell'abitazione della coppia sabato 27 maggio 2023. E' l'esito dell'autopsia compiuta venerdì 9 giugno 2023 sul corpo della giovane, che aspettava un bambino. Dagli esami non emergono segni che facciano pensare che Giulia si sia difesa.

Giulia Tramontano uccisa con 37 coltellate

Oggi era il giorno dell'autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, fondamentale per ricostruire nei dettagli cosa è accaduto quella notte nell'appartamento della coppia. Gli accertamenti - come ha spiegato Giovanni Cacciapuoti, legale della famiglia Tramontano - dureranno a lungo, ma sin da ora emergono le prime risultanze. Giulia è stata colpita con 37 coltellate (ma potrebbero essere pure di più). Due quelle letali, nella zona del collo. Una l'ha colpita anche a un polmone.

Sin dalle scorse ore si era diffusa l'ipotesi che Impagnatiello l'avesse colpita alle spalle, aggredendo il collo. Una versione che sembrerebbe confortata dagli esiti dell'esame autoptico, che non hanno mostrato alcun segno di difesa da parte della donna, che sarebbe quindi stata colta alla sprovvista. 

Le coltellate sono state inferte quasi tutte nella zona superiore del corpo, una anche al volto. Non risulterebbero invece segni di un'aggressione al ventre. I pm sospettavano che il barman reo confesso del delitto si fosse invece accanito anche sul feto del piccolo Thiago. 

Le bugie di Impagnatiello: "Le ho dato 3 o 4 colpi"

Gli esiti smentiscono dunque l'ennesima bugia di Alessandro Impagnatiello, che anche sulla dinamica ha cambiato versione più volte.

"Dopo che io ho mangiato una piadina, Giulia è andata in cucina per prepararsi la cena ed ha iniziato a tagliare i pomodori - aveva raccontato Impagnatello - Io ero in sala. A quel punto Giulia ha aperto la discussione dicendomi che la vita per lei era diventata pesante e non riusciva più a vivere. Mentre veniva verso la sala con il coltello che stava usando per i pomodori, ha iniziato a procurarsi dei tagli sulle braccia, sul braccio sinistro".

"Io mi sono alzato dal divano cercando di avvicinarmi a lei, ma mi diceva che non voleva più vivere. Lei si era inferta già qualche colpo all’altezza del collo e io arrivato vicino a lei, per non farla soffrire le ho inferto anche io tre o quattro colpi all’altezza del collo. Il coltello è caduto a terra davanti al divano, lei era stremata a terra e io le dicevo che era finita e che doveva riposarsi...".

Difficile datare il delitto

Un dato fondamentale per le indagini è sicuramente la datazione del delitto. Una questione non semplice per la presenza sul corpo di ustioni che hanno alterato i tessuti di Giulia. Il fidanzata, infatti, per sua stessa ammissione, ha tentato per due volte di bruciare il corpo.

 

 

 

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