Giulia Tramontano: trovato il cadavere. Il fidanzato ha confessato
Alessandro Impagnatiello ha indicato agli inquirenti dove si trova il corpo della 29enne scomparsa da Senago (Milano) sabato 27 maggio 2023
Il cerchio si stava stringendo e nella notte è arrivata la conferma. Giulia Tramontano, la 29enne di Senago (Milano) scomparsa nel nulla da sabato 27 maggio 2023, è stata uccisa. Il fidanzato Alessandro Impagnatiello ha confessato e indicato agli investigatori il luogo dove era il cadavere, che è stato ritrovato nella notte tra mercoledì 31 maggio e giovedì 1 giugno 2023.
Trovato il cadavere di Giulia Tramontano
Ecco il momento dell'arresto:
Mano a mano che passavano le ore e crescevano i punti oscuri della storia, le speranze di ritrovare vivi Giulia e il bambino che portava in grembo si affievolivano sempre di più. L'ipotesi dell'allontanamento volontario è sembrata subito inconsistente agli inquirenti, che sin dai giorni scorsi hanno iniziato a setacciare con gli elicotteri e i cani molecolari le zone attorno alla casa dove la 29enne agente immobiliare viveva con il fidanzato trentenne, dal quale aspettava un figlio.
Il fidanzato ha confessato
La svolta è arrivata alle due di notte quando Alessandro Impagnatiello, il fidanzato, ha confessato: sarebbe stato lui a indicare ai carabinieri dove aveva nascosto il cadavere della fidanzata, in un'area abbandonata della zona.
A denunciarne la scomparsa era stato proprio lui domenica. Impagnatiello aveva raccontato di essere andato al lavoro alle 7 e di essere rientrato alle 17 e di non aver più trovato Giulia a casa, sparita con il passaporto e 400 euro in contanti (ma senza valige e altri documenti). Poi il messaggio che la ragazza avrebbe mandato in serata a un'amica, dicendo di essere turbata, prima di spegnere definitivamente il cellulare: ma ora bisognerà valutare se sia stata effettivamente lei a scriverlo.
La sua posizione dell'uomo è parsa però poco chiara sin dalle prime ore, da quando si è scoperto della relazione clandestina che aveva con un'altra donna, anche lei incinta (pure se la gravidanza era stata interrotta). Si tratta di una collega dell'Armani Bar di Milano dove Alessandro lavora. Il giorno prima della tragedia le due donne avrebbero dovuto incontrarsi proprio nel locale con Alessandro, che però dopo aver dato appuntamento a entrambe si era dileguato, lasciandole da sole a raccontarsi le reciproche verità e a scoprire la doppia vita dell'uomo.
Nell’auto del barman erano state trovate alcune tracce di sangue e già mercoledì era stato indagato per omicidio. Sono bastate poche ore per arrivare alla verità.. Impagnatiello è stato dunque portato in caserma a Senago per l’interrogatorio da parte del pubblico ministero Alessia Menegazzo, titolare dell’indagine insieme a Letizia Mannella.
Per lui le accuse sono pesantissime: omicidio, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale.
"L'ho accoltellata e ho cercato di bruciare il cadavere"
L'omicidio secondo quanto ha raccontato l'uomo è avvenuto in casa. Impagnatiello ha colpito la compagna con due coltellate, poi avrebbe cercato invano di fare a pezzi il cadavere. Ha tentato di ripulire le tracce di sangue nell'appartamento e poi ha caricato il corpo sul suo Suv e avrebbe vagato alla ricerca di un luogo dove occultare il cadavere, scegliendo poi l'intercapedine di un edificio che ospita alcuni box in via Monte Rosa.
Le parole del titolare dell'autorimessa:
Agli investigatori ha raccontato anche di aver provato a bruciare il corpo di Giulia con alcol e benzina, senza però riuscirci del tutto.
Dopo l'omicidio avrebbe anche chiamato l'amante dicendole di essere "finalmente libero", ma lei non avrebbe voluto incontrarlo.
Al momento le indagini proseguono anche per capire se Impagnatiello abbia avuto aiuto da qualcuno nelle operazioni di occultamento del cadavere, anche se al momento l'ipotesi più probabile è che abbia fatto tutto da solo.