Giudice reintegra psicologa no vax con questa motivazione: "I vaccini alterano il dna e sono pericolosi"
Il magistrato civile Susanna Zanda scomoda pure il Nazi-fascismo nelle motivazioni della sua sentenza antiscientifica.
"Non può essere costretta a sottoporsi a vaccini sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile con effetti ad oggi non prevedibili per la vita e la salute".
Scrive così il giudice civile Susanna Zanda, nelle motivazioni che spiegano il reintegro di una psicologa no vax a lavoro.
Giudice reintegra psicologa no vax
Secondo la legge, infatti, chi lavora nella sanità ha l’obbligo vaccinale. Ma questo non ha convinto la psicologa, originaria di Pistoia, che si è rivolta al tribunale e che adesso sarà reintegrata nel suo posto di lavoro.
È una sentenza choc quella del giudice civile che sta destando molto scalpore. Infatti, la professionista, grazie alla sentenza appunto, potrà svolgere la sua attività "in qualunque modalità (sia in presenza che da remoto) alla stessa stregua dei colleghi vaccinati".
"I vaccini alterano il dna e sono pericolosi"
Ma più che altro è la motivazione antiscientifica a stupire.
E non è finita, perché Zanda si spinge oltre citando i decessi che ci sarebbero stati dopo la somministrazione del vaccino.
"A tutt'oggi – si legge nel testo della sentenza - dopo due anni ancora non si conoscono i componenti dei sieri e gli effetti a medio e lungo termine come scritto dalle stesse case produttrici mentre si sa che nel breve termine hanno già causato migliaia di decessi ed eventi avversi gravi".
Infine, nelle motivazioni la giudice ha scomodato anche l’articolo 32 della Costituzione:
"Dopo l'esperienza del nazi-fascismo non consente di sacrificare il singolo individuo per un interesse collettivo vero o supposto e tantomeno consente di sottoporlo a sperimentazioni mediche invasive della persona, senza il suo consenso libero e informato". E poi, "un consenso informato non è ipotizzabile allorquando i componenti dei sieri e il meccanismo del loro funzionamento è, come in questo caso, coperto non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto 'militare'".
Infine, l’appello al Consiglio dell’Ordine degli psicologi della Toscana e alla Regione:
"Non possono non essere al corrente del dilagare dei contagi nonostante l'80-90% della popolazione sia vaccinata".
Ordine dei medici: "Salute e legge nostre stelle polari"
Immediata la replica da parte dell’Ordine dei medici.
"Il Consiglio dell'Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Firenze esprime totale solidarietà agli psicologi toscani riguardo alla revoca della sospensione di una loro iscritta, decisa con procedimento di urgenza dalla giudice del Tribunale Ordinario di Firenze. Tutti gli ordini delle professioni sanitarie - ricorda il consiglio dell’Ordine dei Medici - devono rispettare il decreto legge 44 del 2021. E la vaccinazione e un obbligo morale degli esercenti le professioni sanitarie.
Non ci sono e non ci devono essere eccezioni - continua l’Ordine dei Medici - Oltre al necessario rispetto della legge c'è un tema di salute pubblica. Dopo ciò che è accaduto col Covid non possiamo permettere deroghe a comportamenti irresponsabili".
Ordine degli Psicologi della Toscana: "Ci opporremo"
L’Ordine degli Psicologi della Toscana, da ultimo:
"Riguardo alla revoca della sospensione di una nostra iscritta decisa con procedimento di urgenza dalla giudice del Tribunale Ordinario di Firenze, l'Ordine sta lavorando con i propri legali per difendersi attraverso le più opportune forme e nelle sedi preposte, nel rispetto della legge e a tutela della Salute della comunità".