UN EPISODIO CHE FA RIFLETTERE

Gita scolastica "fai da te", ma lasciano a casa i compagni disabili

L'amarezza della madre di uno degli studenti: "Ho scritto al preside, al consiglio di classe e ai ragazzi promotori dell'iniziativa"

Gita scolastica "fai da te", ma lasciano a casa i compagni disabili
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Hanno organizzato una gita “improvvisata”, senza professori, senza essere guidati dal canonico programma scolastico.

Qualche giorno da vivere insieme per divertirsi, per solidificare quell’amicizia costruita giorno dopo giorno sui bachi di un istituto alberghiero fiorentino.

L’idea era saltata fuori tra i ragazzi quando avevano scoperto che per un po’ di tempo l’insegnate titolare sarebbe stata sostituita da una supplente, un motivo in più per prendersi un po’ di libertà.

I due compagni fragili trovano la classe vuota

Tutto bello, ma non per tutti, perché il mattino seguente, nella stessa classe, per due loro compagni, è stata un’amara scoperta.

Si sono presentati come sempre all’istituto e si sono ritrovati sui banchi solo con l’insegnante di sostegno, mentre gli altri erano tutti vuoti. I due studenti "esclusi” dalla gita sono una ragazza disabile, affetta da una malattia rara e un compagno fragile.

È stata la madre di lei e mettere in evidenza il fatto e a informare la scuola dell’accaduto. “Non so se sono più dispiaciuta o arrabbiata - ha dichiarato la donna all’Ansa -. È stata mia figlia a consolarmi quando mi ha detto: tanto non mi andava”. La donna non si è limitata a protestare, ma ha scritto una pec al dirigente scolastico, al al consiglio di classe, ai rappresentanti dei genitori e degli alunni, mettendo di fronte tutti a un episodio che, purtroppo non sembra isolato (su Prima Firenze avevano raccontato il fatto accaduto al figlio di Duccio Massaini).

Mia figlia non è mai stata invitata a un compleanno

"Mia figlia è una ragazza che sprizza vita da tutti i pori — ha proseguito la madre - è autonoma e con una consapevolezza incredibile della sua condizione. Ha subìto nella sua vita oltre 35 interventi chirurgici e ci sta insegnando tanto. Soffre per l’isolamento in cui, spesso, viene lasciata dagli altri. Nella sua vita scolastica non è mai stata invitata ad una festa di compleanno e quando propone a qualche coetaneo di uscire c’è sempre una scusa per dire no o rimandare. La verità è che il fattore estetico in questa società ha un valore troppo forte".

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