Giro di anabolizzanti nelle palestre scoperto dopo che tre 20enni si sono ammalati di tumore
Un gastroenterologo ha trovato due ragazzi con un tumore al fegato e un altro con una grave infiammazione. Patologie che sono risultate collegati all’uso di doping
Giro di vite nel mondo sotterraneo delle palestre. Poche ore fa, i carabinieri del Nas di Trento, hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare, tra Roma, Milano e Bolzano, per un ingente traffico di anabolizzanti, alcuni dei quali rientranti tra gli stupefacenti, spediti in tutta Italia.
Man mano che si scopre il vaso di Pandora emergono tasselli inquietanti. A partire dalle drammatiche ragioni che hanno dato impulso alle indagini. È stato un medico dell’ospedale di Bolzano a far partire una segnalazione ai Nas di Trento: il gastroenterologo ha trovato due ragazzi con un tumore al fegato e un altro con una grave infiammazione. Patologie che sono risultate collegati all’uso di sostanze anabolizzanti. I giovanissimi hanno ammesso di aver fatto ricorso al doping. Tutti e tre frequentavano la stessa palestra in provincia di Bolzano.
Non è passata inosservata nemmeno la morte, lo scorso mese, di un 51enne residente nei pressi di Vigevano, provincia di Pavia, che aveva accusato un malore fulminante in una struttura sportiva del territorio.
Traffico di anabolizzanti: 7 arresti
I Nas di Trento hanno eseguito 7 ordinanze di custodia cautelare, tra Roma, Milano e Bolzano, per un ingente traffico di anabolizzanti, alcuni dei quali spediti in tutta Italia. A Milano è stato infatti scoperto un deposito con più di duemila confezioni di ogni tipo di anabolizzanti per un valore di vendita stimato intorno ai 100 mila centomila euro.
I fermati, tutti italiani, sono sei uomini e una donna.
I casi di tumore
L'indagine è partita da Bolzano a seguito della segnalazione della diffusione di particolari tumori in alcuni giovani sportivi che in letteratura scientifica sono specificatamente collegati all'uso di sostanze anabolizzanti. Un traffico ingente, con spedizioni effettuate in maniera capillare ed in tutta Italia.
I giovani hanno ammesso di aver fatto ricorso a sostanze dopanti, tutti frequentavano la medesima palestra.
L'organizzazione
Principale indagato un bodybuilder e personal trainer della palestra frequentata dai giovani. L'uomo prendeva ordinazioni da clienti e poi ordinava per loro gli anabolizzanti, facendoglieli giungere come fermo posta presso una grossa catena di spedizioni.
La principale fonte di approvvigionamento per la regione Trentino Alto Adige, proveniva da Roma. Per individuare chi spediva da Roma, i militari del Nas si sono recati presso un ufficio di spedizioni e lì hanno individuato una coppia che ogni giorno si recava all'ufficio spedizioni e inviava pacchi in tutta Italia (tra cui anche Bolzano) con nomi falsi. Per fare ciò si avvalevano della complicità del titolare del negozio di spedizioni che sapeva cosa stava spedendo e l'attività dei due, da cui anch'egli traeva vantaggi economici. Poichè alcuni pacchi, diretti a Bolzano non erano pervenuti a destinazione, in quanto sequestrati dai Nas, si è scoperto che le spedizioni verso Bolzano iniziavano a provenire da Milano, nuova fonte di approvvigionamento per il bolzanino.
Nel capoluogo lombardo, infatti, un blitz ha confermato la nuova "sede" di approvvigionamento: un deposito con più di 2 mila confezioni per un valore stimato di 100 mila euro
Il giro di stupefacenti fruttava dai 55 mila e i 65 mila euro mensili.
Il caso pavese
Con l'attenzione sul tema alle stelle, mercoledì 26 giungo 2024, dopo un'intensa attività d'indagine partita lo scorso mese a seguito del decesso del 51enne, Antonio Gerace, residente nei pressi di Vigevano che aveva accusato un malore improvviso in una struttura sportiva, sono stati anche individuati i due presunti responsabili di un giro illecito di vendita di anabolizzanti e farmaci stupefacenti.
Come racconta Prima Pavia, questa volta a smantellare l'organizzazione criminale sono stati i Carabinieri del Comando di Vigevano, aiutati dai NAS di Cremona e dai Militari della Sezione Operativa del Comando Compagnia dei Carabinieri di Massa Carrara, che hanno eseguito delle perquisizioni all'interno dei comuni di Pavia, Milano e Massa Carrara.
Secondo quanto emerso, un 34enne di Abbiategrasso e domiciliato a Vigevano e un 35enne di Massa Carrara, detenevano gli anabolizzanti ed i dopanti anche in prossimità della scadenza, per poi venderli illegalmente agli avventori di palestre situate nella varie province.