VIOLENZA ESTREMA

Giovanissimi entrano in casa dell'imprenditrice e la rapinano in stile arancia meccanica

Ad entrare in azione una baby gang. A distanza di un anno gli autori del raid sono stati individuati e denunciati

Giovanissimi entrano in casa dell'imprenditrice e la rapinano in stile arancia meccanica
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"Erano giovani, ma cattivi".

Arancia meccanica in azione nella villa di un'imprenditrice. Un raid di violenza proprio come nel leggendario film di Kubrick.

L'incursione ad opera dei componenti una baby gang che sono stati ora individuati e denunciati.

Come nel film, raid in villa nel segno della violenza

Come racconta Prima Firenze, la vicenda risale al febbraio dello scorso anno quando nella zona di Lucca, Gabriella Di Marco Fantozzi, una nota imprenditrice del posto aspettava a casa il nipote, ma a suonarle alla porta con il viso travisato era stato uno dei componenti della baby gang.

La donna, sovrappensiero appunto perché in attesa dell'arrivo del nipote aveva aperto.

L'aggressione shock e la rapina

Poi si era consumata l'aggressione. Alla donna era stato strappato dal polso il rolex e i gioielli. Poi era stata spintonata e chiusa all'interno di uno sgabuzzino.

Il bollettino medico di allora era stata abbastanza drammatico: cinque costole rotte e uno shock  che ancora, a distanza di un anno, la donna si porta dentro.

A distanza di un anno la svolta nelle indagini

Ora, a distanza di un anno, dopo un'attività investigativa meticolosa e senza sosta, è arrivata la svolta nelle indagini.

I  componenti della banda sono stati individuati, trovati e denunciati.

Si tratta di cinque giovanissimi, italiani, due di loro di origini albanesi. Tutti residenti tra Montecatini e Pistoia. Oggi maggiorenni, ma all’epoca dei fatti no: quattro avevano 17 anni, uno 22.

Ad aiutare i carabinieri di Lucca le immagini di videosorveglianza. Poi, una volta riconosciuti i volti hanno perquisito le loro case dove sono stati trovati gli indumenti indossati durante la rapina.

Il commento della vittima

E in queste ore, alla chiusura del cerchio delle indagini, è arrivato anche il commento della vittima, sulle pagine de La Nazione.

"E’ la notizia più bella, che veramente restituisce fiducia a me ma anche alla gente, e ce n’è bisogno. Ringrazio immensamente le forze dell’ordine che hanno chiuso il cerchio assicurando alla giustizia i malviventi che un anno fa mi avevano rapinato in casa, scaraventandomi anche per terra. Ci vuole del coraggio nei confronti di una signora di 85 anni che poteva essere la loro nonna, ma non si fecero scrupoli – ha aggiunto ancora Di Marco – Mi tolsero la collana con il gioiello e anche l’orologio. Oggetti a me molto cari perchè mi erano stati regalati da Alfiero, mio marito, che purtroppo ho perso alcuni anni fa. Sarei davvero felice se prima o poi potessero essere recuperati".

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