Follia in ospedale: in 50 aggrediscono medici e infermieri barricati in uno stanzino
La furia di familiari e amici dopo la morte di una 23enne in seguito a un intervento chirurgico. La Procura ha aperto due inchieste
Incredulità, sconforto, amarezza. Solo così si possono commentare le immagini e la cronaca di quanto accaduto nelle scorse ore all'ospedale di Foggia, in Puglia.
Medici e infermieri barricati in uno stanzino per sfuggire alla rabbia e alla furia di violenza di una cinquantina di persone (familiari e amici) di una 23enne morta qualche ora prima durante un intervento chirurgico.
Immagini e video che si commentano da sé con la manifestazione di paura, dolore, pianti e sangue.
Medici e infermieri barricati, cosa è successo
Nel video choc diventato virale in queste ore si vedono medici e infermieri barricati in una stanza del blocco operatorio del Policlinico Riuniti di Foggia.
Un tentativo estremo per sfuggire all'aggressione di parenti, amici e conoscenti della ragazza morta in sala operatoria.
Immagini dove sono evidenti le ferite e le lesioni subite dai medici, colpiti con pugni schiaffi e calci, mentre una dottoressa ha riportato la frattura di una mano schiacciata in una porta al momento appunto di barricarsi nello stanzino.
Ma non solo, nel video emergono anche i momenti drammatici nel tentativo di chiedere l'intervento di Carabinieri e Polizia, mentre altri operatori sanitari cercano di barricarsi spingendo contro la porta i mobili e l'arredo della stanza.
Intanto la procura di Foggia ha aperto due inchieste: la prima relativa al decesso di Natasha Pugliese, la ragazza di 23 anni, di Cerignola, deceduta durante un intervento chirurgico (successivo a un ricovero dopo un incidente stradale e a 15 giorni di coma) e la seconda relativa all’aggressione subita dall’equipe medica.
Le reazioni
Il presidente nazionale dell'Ordine dei medici, Filippo Anelli (tra l'altro è di Bari), ha chiesto un incontro urgente alla premier Giorgia Meloni e l'arresto differito per chi viene colto in flagranza di reato.
I sindacati di categoria minacciano invece uno sciopero a livello nazionale del personale ospedaliero, mentre centinaia di medici da tutta Italia, sui social (tra questi anche Matteo Bassetti) oltre a manifestare solidarietà ai colleghi, hanno rilanciato l'idea di fermarsi sia l'unico modo per sensibilizzare opinione pubblica e politica.
Come detto sul caso è intervenuto anche l'infettivologo Matteo Bassetti:
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"Ora basta! La politica non può continuare a girarsi dall'altra parte, deve fare qualcosa di più per tutelare i sanitari e migliorare le loro condizioni di lavoro".