Tragedia nel Brenta

Finiscono nel fiume per recuperare un pallone: ritrovato il corpo anche del secondo ragazzo disperso

"Lo ha visto in difficoltà ed è entrato in acqua per tendergli una mano, lo ha raggiunto ma poi la corrente del fiume li ha portati via entrambi"

Finiscono nel fiume per recuperare un pallone: ritrovato il corpo anche del secondo ragazzo disperso
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Dopo la tragedia del Natisone, ancora annegamenti nei fiumi del nordest. Due giovani sono stati trascinati via dalla corrente del Brenta, a San Martino di Lupari (Padova). Nel tardo pomeriggio di domenica 14 luglio 2024, un romeno di 30 anni - che si era tuffato cercando inutilmente di salvare l'amico 23enne cingalese che si era trovato in difficoltà per la corrente - sono stati portati via dalle acque.

 

Poche ore dopo i sommozzatori hanno recuperato il corpo senza vita del 30enne.

L'altro giovane è stato ritrovato nella tarda mattinata di oggi, lunedì 15 luglio 2024. Si tratta di un 23enne cingalese: Bogdan Stefan Cristoiu si era tuffato in acqua per salvarlo.

IL RECUPERO:

 

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Due ragazzi trascinati via dalla corrente del Brenta

Alla drammatica scena hanno assistito diversi testimoni, alcuni dei quali avrebbero provato ad aiutare i due giovani, che però sono scomparsi quasi subito alla vista.

Il luogo della tragedia

Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto, i due pare stessero giocando a pallone in riva al fiume dove si erano dati appuntamento per trascorre la giornata festiva al fresco, come tanti altri. Secondo alcuni testimoni, la tragedia si sarebbe consumata in pochi minuti, intorno alle 17:30, quando il pallone è finito nel fiume dopo un calcio. Uno di loro si sarebbe tuffato per raccoglierlo ma avrebbe avuto difficoltà poi a tornare a riva in un punto dove la corrente sarebbe forte. L'amico, resosi conto che l'altro annaspava in acqua, si sarebbe tuffato a sua volta. Anche lui però non è riuscito a tornare sulla sponda del fiume, nonostante cercasse di nuotare, ed entrambi sarebbero stati trascinati via dalla corrente.

"Lo ha visto in difficoltà ed è entrato in acqua per tendergli una mano, lo ha raggiunto ma poi la corrente del fiume li ha portati via entrambi", ha raccontato una testimone.

Il ritrovamento del corpo

Alle 22:40, di domenica 14 luglio, i vigili del fuoco sommozzatori hanno individuato e recuperato privo di vita un corpo. Sarebbe del 30enne rumeno che ha tentato di salvare l'amico. I sommozzatori hanno individuato il corpo in un punto di risacca del fiume a 4 metri di profondità. La salma è stata recuperata e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per il riconoscimento.

Il divieto di balneazione

In quel tratto ci sono spiaggette con divieto di balneazione, nonostante ciò frequentate soprattutto dagli stranieri in estate nei giorni di grande caldo e la gente del posto conosce la pericolosità del Brenta, in quel tratto particolarmente insidioso per la presenza di gorghi e avvallamenti del fondale.

Ad allertare i soccorsi alcuni presenti sulla piccola spiaggia che si trova sotto il ponte. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del reparto Fluviali e i sommozzatori. Mobilitati anche carabinieri ed elicottero.

Drammi analoghi

Un dramma che riporta alla memoria quello del Natisone. Ma, come conferma la cronaca, gli annegamenti nei fiumi, soprattutto durante la stagione estiva, sono una tragica costante nel Paese.

Nel 2023 sono stati numerosi i casi che hanno riguardato anche dei giovanissimi. Dopo il dramma del 18enne modenese affogato nel fiume Secchia solo perché voleva realizzare un video da pubblicare sui social, una doppia tragedia di ragazzi annegati si è verificata a Torino e in provincia di Bergamo. La prima, nel capoluogo piemontese, ha riguardato un 20enne che si è tuffato nel fiume Po e non è più riemerso: dopo giorni di ricerche, il suo corpo è stato rinvenuto senza vita. Nella bergamasca, invece, un 16enne è morto affogato nel lago di Endine.

Alessandro Dall'ò

Nel maggio 2024, invece, un incidente mortale per un milanese. Stava facendo canyoning nel torrente Esino, in provincia di Lecco. Un pomeriggio all'insegna dello sport e del divertimento in un istante si è trasformato in una tragedia. Alessandro Dall'ò, 33enne architetto di Corsico, in provincia di Milano, è morto trascinato nella corrente da un mulinello.

In questo doloroso elenco, però, c'è spazio anche per un miracolo. Nel giugno 2023, in provincia di Bergamo, una ragazza di 19 anni è stata recuperata incredibilmente viva quattro ore dopo la segnalazione dell'annegamento a Calusco d'Adda. Era riuscita a mettersi in salvo da sola dopo essere stata trascinata per circa un chilometro. Aveva raggiunto la riva e aiutandosi con dei rovi aveva trovato la forza di uscire dall'acqua. I Vigili del fuoco l'hanno trovata sulla pista ciclabile nei pressi di Porto d'Adda, infreddolita e tremante, ma in buone condizioni.

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