Femminicidio sul Garda: uccide la compagna cinese e si taglia le vene. A Padova donna si salva chiudendosi in bagno
Oggi l'autopsia sui corpi di Cristian Catalano, bresciano 49enne, e sulla donna 45enne di origini cinesi. Trovati con le vene tagliate
C'è l'ombra di un omicidio-suicidio dietro il macabro spettacolo paratosi di fronte ai carabinieri in un appartamento nelle campagne di Lonato del Garda, in provincia di Brescia. Cristian Catalano, 49 anni, e la fidanzata 45enne - di origini cinesi - erano ormai senza vita in un lago di sangue: le vene dei polsi tagliate.
Ad intervenire sul posto, oltre ai militari, anche la Scientifica.
Coppia trovata senza vita in casa: ipotesi omicidio suicidio
La tragica scoperta è avvenuta martedì 2 aprile 2024. Li hanno trovati in un lago di sangue, con le vene dei polsi tagliate. Poco distanti l'uno dall'altra, stesi sul pavimento del bagno. Come racconta Prima Brescia, l'ipotesi più accreditata è quella dell'omicidio-suicidio.
Catalano, 49 anni, avrebbe ucciso la fidanzata - una donna di 45 anni di nazionalità cinese che abiterebbe sul Garda - e poi si sarebbe tolto la vita tagliandosi le vene. Se la ricostruzione venisse confermata sarebbe di fronte all'ennesimo caso di violenza che va ad alimentare la lista dei femminicidi nel nostro Paese.
Tutto questo all'interno di un appartamento su due piani in un residence di campagna alla Madonna della Scoperta di Lonato del Garda (Brescia), in una corte dove abitano diverse famiglie che non si sarebbero accorte di nulla. Si ipotizza che i fatti si sarebbero consumati nella notte tra Pasquetta e martedì 2 aprile.
Nessun segno di violenza o ferite da difesa sui corpi, secondo un primo esame del medico legale intervenuto sul posto. Le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Desenzano e della stazione di Lonato, sono coordinate dal pm Alessio Bernardi. Si lavora alla ricostruzione degli ultimi attimi di vita della coppia.
La coppia
Pare che la donna sarebbe rimasta qualche giorno a Lonato, per passare le vacanze di Pasqua insieme a Catalano, operaio in un'azienda della zona. I due si frequentavano da qualche mese. Sarebbero usciti a cena, sabato sera: fino a domenica 31 marzo la donna avrebbe mantenuto i contatti con amici e parenti. E sono stati proprio loro, ad insospettirsi, quando la 45enne ha smesso di dare notizie. E sarebbero andati a cercarla di persona, localizzandola con lo smartphone. E, successivamente, dando l'allarme dopo aver visto alcune macchie di sangue sul terrazzo.
Entrambe le salme sono state trasferite all'Istituto di medicina legale dell'ospedale Civile di Brescia. Al momento si esclude il coinvolgimento di terze persone, ma tutte le piste restano aperte.
Nella borsetta della donna sono state trovate delle ecografie che fanno ipotizzare che la 45enne fosse incinta.
Tragedia sfiorata a Padova
Come accennato, se le ricostruzioni trovassero riscontro, saremmo di fronte all'ennesimo caso di brutale violenza sulle donne.
Nelle medesime ore in cui si consumava il dramma bresciano, una mamma padovana, vittima delle violenze da parte del marito, è riuscita - invece - a mettere in salvo sé stessa e le figlie minori dall'ultima, ennesima, aggressione chiudendosi nel bagno di casa. Come racconta Prima Padova, dopo aver poi chiamato il 112, sono intervenuti i Carabinieri di Padova che hanno arrestato il 55enne moldavo.
Due vicende emblematiche, con due epiloghi differenti, ma che - alla base - avrebbero il comune denominatore di una furia maschile e cieca che colpisce per annientare.