Fiamme e paura, notte da inferno a Cefalù: evacuati 700 turisti, un morto
La vittima è una donna di 42 anni che stava cercando di liberare i cavalli della sua azienda agricola. Gravissimi i danni
Fiamme e tanta paura, una notte da inferno a Cefalù dove sono stati evacuati 700 turisti da un hotel, l'hotel Costa Verde, ed ospitati temporaneamente in un palazzetto dello sport.
Ma è dalla tarda mattinata di ieri che in Sicilia la situazione è critica a causa delle alte temperature, del vento e anche naturalmente della mano dell'uomo che ne ha approfittato per appiccare roghi.
E c'è stato anche un morto, mentre sempre a Cefalù è andata bruciata anche una statua di Padre Pio.
Una situazione monitorata con attenzione, con immagini anche drammatiche da parte della Protezione civile dell'isola anche se il quadro dell'emergenza sembra volgere in miglioramento.
Fiamme e incendi, Sicilia sotto assedio: morta una donna
L'allarme come detto era scattata da ieri, venerdì 22 settembre, e ha portato drammaticamente anche a una vittima, Maria David, 42 anni, che che insieme al padre era andata a liberare i cavalli dentro una stalla.
Come raccontato anche dalle foto e dai bollettini della Protezione civile si è trattato di ore di vera apocalissi con fiamme hanno divorato ettari di vegetazione, minacciato e danneggiato abitazioni.
Un'emergenza che ha messo a dura prova i Vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell'ordine.
A fuoco anche anche una statua di Padre Pio
Dramma e concitazione che hanno interessato anche la Diocesi di Cefalù. Il Vescovo Giuseppe Marciante ha visitato i luoghi colpiti dall'incendio.
Nella fattispecie, nella Contrada Monte a Cefalù, ha sostato in preghiera davanti all'edicola di San Pio da Pietrelcina distrutta dalle fiamme.
L'invettiva di vescovo e sindaco
E sia il vescovo che il sindaco di Cefalù hanno puntato il dito proprio contro la mano dell'uomo, chiedendo un giro di vite e di porre fine a questo accanimento di devastazione contro il territorio:
Il primo cittadino, anche alla luce della morte di una persona in queste ore si è sfogato così:
"Già in passato il nostro territorio era stato devastato dalle fiamme. Questo è stato il secondo incendio nell'arco di appena tre mesi, ma per vastità e intensità è stato spaventoso. Oggi piangiamo anche una vittima. E' inaccettabile".
Sulla stessa lunghezza d'onda il vescovo Marciante:
"Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile. Occorre una protesta generale davanti all'inerzia dei vari governi regionali. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia".