Festa Scudetto Napoli: morto un ragazzo di 26 anni, ucciso da colpi di pistola
Il giovane è stato freddato in piazza Volturno. Portato all'ospedale Caldarelli, si è è spento verso le 2 del mattino. Il Prefetto di Napoli: "Episodio slegato dai festeggiamenti"
Dopo 33 lunghissimi anni, il Napoli Calcio, insieme a tutta la sua città, è riuscito ad aggiudicarsi meritatamente il suo terzo Scudetto. Sbaragliata qualsiasi concorrenza: dagli ex campioni del Milan, alle favorite Juventus e Inter, passando anche per Roma e Lazio. Ieri sera, giovedì 4 maggio, dopo l'1-1 della squadra di Luciano Spalletti contro l'Udinese alla Dacia Arena di Udine (bastava anche un pareggio per laurearsi vincitori), nel capoluogo partenopeo è esplosa completamente la festa. Sui social media stanno spopolando in lungo e in largo i filmati dei festeggiamenti dei tifosi napoletani. La notte della grande gioia, tuttavia, è stata sporcata da un tragico fatto di cronaca: proprio a Napoli, un ragazzo di 26 anni è stato ucciso da alcuni colpi di pistola mentre erano in corso le celebrazioni per la vittoria dello Scudetto.
Festa Scudetto Napoli: morto un ragazzo di 26 anni
La notte della festa, quella più attesa, quella più liberatoria. Napoli è campione d'Italia per la terza volta nella sua storia, 33 anni dopo l'ultimo Scudetto conquistato nella stagione 1989-1990 con Diego Armando Maradona. Per le strade del capoluogo campano, quindi, è impazzata l'euforia più totale: un'ondata di tifosi ha invaso non solo lo stadio Maradona, piazza del Plebiscito e quartieri spagnoli, ma anche qualsiasi tipo di vicolo e stradina.
Ovunque Napoli è stata colorata di azzurro per celebrare uno Scudetto che mancava da veramente troppo tempo. Tantissime le manifestazioni di gioia dei tifosi: oltre alla grande mole di fuochi d'artificio sparata al cielo, per le strade di Napoli è stata avvistata anche una "nave". Ecco il video.
Quelli che però sarebbero dovuti essere festeggiamenti di gioia pura, alla fine, si sono trasformati nella tragedia: durante la festa Scudetto, infatti, un ragazzo di 26 anni è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco.
La tragica vicenda, stando alle informazioni rese note dalla Polizia, si è verificata nella zona di corso Garibaldi, all'altezza della piazzetta Volturno.
La vittima, Vincenzo Costanzo, un giovane di 26 anni di Ponticelli, è stata freddata con alcuni colpi di pistola che lo hanno colpito in diverse parti del corpo. Feriti anche altri tre ragazzi. Il 26enne, già noto alle Forze dell'Ordine, è stato soccorso nell'immediato e portato all'ospedale Caldarelli. Nonostante il tentativo di salvargli la vita in extremis, il giovane è spirato verso le 2 del mattino.
Subito carabinieri e polizia, accorsi sul posto, hanno dato via alle indagini per cercare di capire la dinamica dei fatti e trovare gli eventuali responsabili degli spari. Al vaglio i video delle telecamere di sorveglianza della zona. Non è chiaro se il 26enne e gli altri ragazzi siano stati colpiti da proiettili vaganti esplosi da qualcuno che pensava di festeggiare lo Scudetto in quel modo, oppure se si sia trattato di un agguato finito in tragedia. A terra sono stati raccolti un totale di sette bossoli.
Tra gli altri tre feriti c'è una giovane del 1997 che è stata portata all'ospedale Pellegrini con una ferita da arma da fuoco alla caviglia. La donna, residente a Portici, è stata dimessa con una prognosi di dieci giorni. All'ospedale di Villa Betania, invece, è giunto un 24enne di Ponticelli con una ferita al gluteo destro. Un altro giovane del 2003 è stato portato al Ponticelli per un colpo subito.
Gli inquirenti sono quasi certi che tutti i e quattro siano stati feriti nello stesso luogo e cioè in piazza Volturno, teatro del dramma nella notte della pazza gioia in cui Napoli ha conquistato il suo terzo Scudetto.
A notte fonda, invece, anche un giovane di 27 anni di Marigliano, già noto alle forze dell'ordine, per farsi medicare le gambe, dove presentava ferite da colpi d’arma da fuoco, si è recato prima alla locale guardia medica e quindi sarebbe poi autonomamente andato all’ospedale di Nola. Da una prima sommaria ricostruzione, ancora da verificare, sembrerebbe che il 27enne sia stato colpito alle spalle da uno sconosciuto e senza nessun motivo. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri.
"Episodio slegato dai festeggiamenti"
A poche ore di distanza dalla morte del 26enne di Ponticelli, si è espresso in merito il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba:
"Episodio slegato dai festeggiamenti".
Come spiegato da La Repubblica, infatti, è emerso che Vincenzo Costanzo non aveva precedenti penali, ma era imparentata con la famiglia D'Amico, una delle cosche in lotta per il controllo del territorio contro i De Micco e da anni si contendono il territorio. Il 26enne, infatti, era il figlio della sorella di Anna Scarallo, moglie del boss Antonio D'Amico.
Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi è intervenuto sulla vicenda, sottolineando la matrice malavitosa a cui l'omicidio del 26enne sarebbe legato:
"Questo morto che c'è stato è legato ad una dinamica che non c'entra niente con la festa. Si tratta di una persona che ha precedenti penali importati. Probabilmente si è trattato di un regolamento di conti".
Il bilancio dei feriti durante la festa Scudetto
Stando al resoconto della notte per la Festa Scudetto, ben 203 persone sono arrivate nei Pronto Soccorso degli ospedali di Napoli: 38 codici bianchi, 65 versi, 75 gialli e 22 rossi. Tra questi ci sono anche feriti per colpi d'arma da taglio, per lesioni alle mani e agli occhi a causa dello scoppio di petardi, lussazioni alle spalle, fratture a polsi e arti e fratture del setto nasale.