Ferrari carbonizzata in Autostrada a Pasqua: identificata la seconda vittima, è una modella 21enne
Tragedia di Pasqua sulla Santhià-Ivrea. Ecco chi sono le due vittime
Una terribile tragedia proprio nel giorno di Pasqua. Due persone sono morte in un tragico incidente avvenuto domenica 31 marzo 2024 sulla bretella autostradale Ivrea-Santhià, in Piemonte. Viaggiavano a bordo di una Ferrari che si è schiantata e ha preso fuoco. Nulla da fare per gli occupanti, che sono morti carbonizzati. Identificata anche la seconda vittima: si tratta della modella 21enne Anna Kraevskaya, ucraina residente in Svizzera.
Incidente sulla Ivrea-Santhia: due morti nella Ferrari carbonizzata
Come riporta il nostro portale locale Prima Vercelli, lo schianto è avvenuto nel territorio di Alice Castello, subito dopo la galleria di Passo d'Avenco.
La Ferrari ha urtato autonomamente un guard rail, andando poi a schiantarsi. La vettura ha preso fuoco subito dopo l'impatto.
Morti carbonizzati
Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco del distaccamento di Livorno Ferraris, che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l'area. Presenti anche gli operatori del 118, che però non hanno potuto fare nulla per salvare le due persone a bordo, che sono morte carbonizzate nell'incendio.
Il video dell'auto in fiamme
Nelle immagini del nostro portale locale Prima Vercelli l'incendio dell'autovettura.
Chi sono le vittime: il dj e la modella
La prima vittima identificata è Hysni Qestaj, 40 anni, che viveva a Villeneuve in Svizzera. Nelle ore precedenti allo schianto, noto dj kosovaro, era stato impegnato in un club del Vallese. A confermare la sua identità è stato il fratello.
Più difficile identificare la seconda vittima. Che non si trattasse della moglie, che si trovava in Kosovo con i figli di 11 e 14 anni, era apparso subito chiaro. Successivamente è stata identificata in Anna Kraevskaya, nata a Odessa e residente in Svizzera. L'ipotesi è che i due avessero passato insieme anche la sera precedente all'incidente, al Jukebox Club di Sion dove Hysni Qestaj aveva suonato, per poi mettersi in viaggio verso l'Italia all'indomani.