Aggressione a Pescara

Femminicidio sventato in Abruzzo prima del cenone della Vigilia di Natale

Una cinquantenne soccorsa in strada dopo l'assalto subito in casa dal marito

Femminicidio sventato in Abruzzo prima del cenone della Vigilia di Natale

24 dicembre 2025, quasi ora del cenone della Vigili di Natale: ma a Pescara, Abruzzo, il clima di festa è stato stravolto da un grave episodio di violenza domestica. All’interno di un’abitazione situata in via Tiziano, nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria, un 62enne ha aggredito la propria consorte 50enne durante una lite scaturita per motivi banali.

Dopo aver insultato la vittima, ha utilizzato il coccio di una bottiglia di vetro per colpirla ripetutamente al volto e al collo. La ferita, nonostante le gravi lesioni, è riuscita a fuggire dall’appartamento per cercare aiuto in strada, dove è stata individuata dai soccorritori mentre perdeva ingenti quantità di sangue.

L’intervento dei sanitari e il salvataggio

Il tempestivo arrivo del personale del 118 ha evitato l’ennesimo femminicidio.

I medici e gli infermieri dell’ospedale Santo Spirito hanno attivato una staffetta d’urgenza tra l’ambulanza e il pronto soccorso, stabilizzando i parametri vitali della paziente trovata esanime sul marciapiede. Attualmente la degente si trova ricoverata presso la struttura sanitaria pescarese in prognosi riservata, sotto costante osservazione medica a causa della profondità delle ferite riportate durante l’assalto.

L’arresto del sessantaduenne e le indagini

Sul luogo dell’evento sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante, coordinati dal dirigente Pier Paolo Varrasso. I poliziotti hanno immediatamente rintracciato il responsabile, rimasto nei paraggi del luogo del delitto.

Gli specialisti della Polizia Scientifica hanno effettuato i rilievi tecnici all’interno delle mura domestiche per repertare le tracce ematiche e i resti della bottiglia utilizzata come arma.

Dagli accertamenti è emerso che tra i due coniugi erano già avvenuti in passato scontri verbali animati. Al termine delle procedure di identificazione e raccolta delle testimonianze, l’aggressore è stato condotto in Questura, tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio e successivamente trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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