Gesto eroico

Femminicidio a Rimini: ferita anche la figlia dell'assassino che cercava di salvare la matrigna

La furia di un 54enne che si è scagliato contro la partner 46enne: la figlia di lui ha tentato di difendere la vittima, venendo colpita a sua volta.

Femminicidio a Rimini: ferita anche la figlia dell'assassino che cercava di salvare la matrigna
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Un drammatico fatto di sangue si è consumato nella giornata di ieri, 19 maggio 2022, a Rimini. Un uomo ha accoltellato a morte la compagna e ferito in modo non grave la figlia di 27 anni che tentava di difendere la matrigna. Il gesto eroico ma purtroppo vano della ragazza, fortunatamente non le è costato la vita. L'assassino si è scagliato contro la vittima con una furia tale da ucciderla sul colpo.

Uccide la compagna e ferisce la figlia che cercava di difenderla

Il delitto intorno all'ora di pranzo in una casa di via Dario Campana, dove è intervenuta la squadra mobile della polizia che ha bloccato l'uomo, portato in Questura e sottoposto a interrogatorio. Si è trattato dell'epilogo di un violento litigio scoppiato tra i due, entrambi peruviani, pare per motivi di gelosia. Lui, 54 anni, al culmine dell'alterco, avrebbe preso il coltello scagliando una serie di fendenti contro di lei, 46 anni.

Eroico il tentativo d'intervento della figlia del killer, avuta da una precedente relazione, che avrebbe inutilmente provato a difendere la "matrigna", rimanendo ferita. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa allarmati dalle urla. La ragazza è stata ricoverata in ospedale, ma non è in pericolo di vita, le lesioni riguardano soltanto le mani.

Il precedente

"Gente perbene", "Gente tranquilla", la coppia, stando ai racconti dei vicini, non aveva mai dato problemi e chi li conosceva li ha descritti come "brave persone". E invece le crepe, sotto la vernice di una facciata tutto sommato accettabile, c'erano eccome. I famosi segnali, quelli che poi ci si chiede "perché nessuno ha fatto nulla?", c'erano già.  Sull'uomo era stato aperto un fascicolo per maltrattamenti in famiglia quando, lo scorso 28 febbraio 2022, la vittima aveva raccontato ai Carabinieri le minacce subite dal marito.

Sui fatti si è espressa, a caldo, anche l'associazione 'Non Una di Meno' che, nei giorni scorsi, ha riportato le segnalazioni di diverse donne riguardo i comportamenti tenuti dai partecipanti all'Adunata degli Alpini nella città romagnola:

"Questa è la dimostrazione di come siamo immersi in una cultura patriarcale e di come ci sia bisogno di strumenti per riuscire a distruggere la piramide della violenza. I comportamenti molesti e le violenze sessuali sono alla base di questa piramide, il femminicidio è la cima. Non si può intervenire solo quando il danno è fatto, ma bisogna farlo ragionando in un'ottica sistemica e culturale".

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