Esplosione alla Toyota di Bologna: morti due operai trentenni
Le vittime sono Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi di Bologna. In quel momento nel capannone c'erano 300 lavoratori
Un boato pazzesco, vibrazioni "come un terremoto" e una violentissima esplosione. Quella che sembrava una normale giornata di lavoro in un istante si è trasformata in un inferno allo stabilimento Toyota Material Handling di Bologna. Il bilancio è tragico: due morti e una decina di feriti, uno grave.
Esplosione alla Toyota di Bologna: due morti
Come racconta E' Tv, una delle televisioni del gruppo Netweek, una violenta esplosione si è verificata verso le 17.20 di mercoledì 23 ottobre 2024 in uno stabilimento in via Persicetana Vecchia, località Bargellino, zona Borgo Panigale a Bologna.
Si tratta di un capannone della ‘Toyota Material Handling’, multinazionale che si occupa di movimentazione merci. A esplodere, con un boato avvertito a chilometri di distanza, sarebbe stato un compressore e lo scoppio ha fatto crollare parte del capannone. Sono accorsi sul posto, vigili del fuoco, 118 con anche l’elicottero e le forze dell’ordine.
Chi sono le vittime
Al momento dell'esplosione nel capannone c'erano circa 300 lavoratori (sugli 850 totali impiegati nel sito emiliano). Stando alle prime risultanze, lo scoppio sarebbe stato innescato da un compressore.
Le due vittime sono Lorenzo Cubello, 37 anni, e Fabio Tosi, 34 anni, entrambi di Bologna. Uno è morto sul colpo, l’altro è deceduto mentre veniva trasportato in ospedale. Almeno un paio i feriti gravi. Altri operai hanno avuto lesioni più lievi e sono stati anch’essi portati in gran parte all’ospedale Maggiore, oltre che all’ospedale di Persiceto.
Sul posto è stata allestita una tenda con uno psicologo per i parenti e i colleghi.
Le parole del sindaco
Sul luogo dell'incidente anche il sindaco Matteo Lepore.
“Seguo con grande apprensione il terribile incidente occorso allo stabilimento Toyota a Borgo Panigale. Esprimo il profondo cordoglio a nome della nostra comunità ai familiari e colleghi delle vittime.”