Ergastolano in semilibertà cena con la compagna, poi le versa in testa dell'acido e l'accoltella
L'uomo è poi fuggito da Sorbolo Mezzani (Parma) ed è stato preso ad Arezzo dopo un inseguimento di oltre 300 chilometri
Non si è ancora spenta l'eco dell'orrore di Varese - dove lunedì 6 maggio 2024 l'avvocato 40enne Marco Manfrinati ha sfregiato la ex moglie, Lavinia Limido, in strada con un coltello e poi ha accoltellato il padre di lei, Fabio Limido, 71enne geologo, intervenuto per difenderla, uccidendolo - che dalla provincia di Parma arriva un'altra storia drammatica, con un tentato femminicidio.
A Sorbolo Mezzani un ergastolano 61enne che aveva ottenuto la semilibertà, ha versato dell'acido in testa alla compagna e l'ha accoltellata, dandosi poi alla fuga e venendo arrestato ad Arezzo.
Ergastolano in semilibertà versa acido in testa alla compagna
Il 61enne da alcuni anni è detenuto in carcere a Parma, dove deve scontare l'ergastolo. Da qualche tempo però ha ottenuto la semilibertà, e così lunedì 6 maggio 2024 aveva passato una giornata come tante altre: al mattino era andato al lavoro, mentre in serata ha cenato con la compagna e la figlia, dopodiché sarebbe dovuto rientrare in carcere per trascorrere la notte.
E invece ì successo tutt'altro. Secondo quanto ricostruito, a un certo punto tra l'uomo e la donna sarebbe nata una discussione per futili motivi. A quel punto però, lui dato in escandescenze: ha preso una bottiglia di acido e l'ha versata in testa alla compagna, dopodiché l'ha accoltellata a un fianco.
La fuga per 300 chilometri
Dopodiché è uscito di casa, è salito in auto e si è dato alla fuga. Intanto nell'abitazione sono arrivati i Carabinieri di Parma, insieme ai sanitari del 118, che si sono presi cura della donna ferita. I militari dell'Arma, invece, hanno iniziato a cercare il fuggitivo, che ha provato a far perdere le proprie tracce dirigendosi verso la Toscana.
Alla fine, dopo un inseguimento di circa 300 chilometri, è stato intercettato ad Arezzo e arrestato per l'evasione, ma anche per tentato omicidio aggravato e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.