Milano, Parco Nord

Enorme svastica di fianco al Monumento del Deportato. Pd: "Fascisti rialzano la testa"

Si indaga per individuare i responsabili, che hanno agito di notte

Enorme svastica di fianco al Monumento del Deportato. Pd: "Fascisti rialzano la testa"
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Ad accorgersi dello scempio, domenica mattina, 19 febbraio 2023, una cittadina che portava a spasso il cane. La signora ha notato una enorme svastica tracciata sul prato a ridosso del Monumento al deportato che si trova all'interno del Parco Nord di Milano. Ignoti sono entrati in azione nella notte tra sabato 18 febbraio 2023, e domenica, ed avvalendosi di assi di legno, che hanno divelto da una staccionata che si trovava poco lontano, hanno ricreato l'odioso simbolo.

Una svastica al Parco Nord: vicino al Monumento del Deportato

"Questa mattina il Parco Nord Milano è stato teatro di un atto vile, con la comparsa di una enorme svastica, vicino a dove sorge il Monumento al Deportato. Come Amministrazione Comunale ci siamo già messi in moto per individuare i responsabili e punirli in modo esemplare", ha tuonato ieri il sindaco di Sesto San Giovanni (Milano), Roberto Di Stefano.

"Un gesto ignobile, che lede - continua il sindaco - la memoria di coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti e che, nello specifico, oltraggia gli oltre 500 sestesi che, per avere scelto di lottare contro i crimini del nazifascismo, furono prelevati dalle proprie case e dalle fabbriche in cui lavoravano e uccisi nei campi di concentramento. Sesto San Giovanni, medaglia d'oro al valore militare, non può essere palcoscenico di atti di vigliaccheria simili".

La memoria delle deportazioni macchiata da una enorme svastica

Come racconta PrimalaMartesana, a dare notizia dell'ennesimo vergognoso episodio ai danni dell'installazione che si trova a Sesto San Giovanni sono state l'Anpi e l'Aned. Associazioni che tengono viva la memoria delle atrocità nazifasciste e che hanno condannato quanto accaduto, alla luce anche di un altro atto vandalico avvenuto nei giorni scorsi, quando era stata rotta la teca di Dachau.

Sul posto sono stati anche i Carabinieri della Compagnia di Sesto.

"Un ulteriore gravissimo oltraggio alla memoria storica della nostra città: un'enorme svastica è stata disegnata con le assi divelte dalla staccionata e adagiata sul prato ben visibile. I familiari dei deportati e le associazioni Anpi e Aned condannano fermamente questo ennesimo atto vile e ignobile del nazifascismo. Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo grave atto e di impedirne il ripetersi."

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Monumento del Deportato

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Monumento del Deportato

Queste le dure e ferree parole usate dai due sodalizi, che hanno chiesto alle istituzioni e al mondo della politica di condannare questi atti che "non colpiscono solamente una storia e una comunità locale, ma minano il tessuto democratico della nostra società.

"Manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza e dalla Deportazione, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta costituzionale".

Nei prossimi giorni Anpi e Aned organizzeranno delle manifestazioni all'ombra del monumento deturpato, "per ribadire il nostro 'no' al nazifascismo", hanno concluso.

Ci sarà un'indagine per risalire ai responsabili, sulla vicenda sono già partire le indagini della compagnia carabinieri di Sesto San Giovanni che hanno provveduto ad informare l'autorità giudiziaria.

"E' una gravissima provocazione di stampo fascista che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo. Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto e di impedirne il ripetersi. Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale", commenta Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano.

Ira del Pd

“Prima a Roma, ieri a Firenze, oggi a Milano. E domani dove? I fascisti hanno rialzato la testa e lo stanno facendo non solo di notte ma anche, sentendosi del tutto legittimati nelle loro azioni squadriste, in pieno giorno. Forse si sentono legittimati proprio da chi, al posto di difendere e rappresentare le Istituzioni e i valori antifascisti e democratici contenuti all’interno della nostra Costituzione, vanta di avere busti di Mussolini in casa, da chi considera Mussolini, e riporto, “un buon politico”, da chi usa un linguaggio violento, xenofobo e pieno di odio. La destra al governo condanni in modo intransigente, senza tentennamenti, quello che sta accadendo nel Paese”.

Così la deputata e segretaria del Pd Milano Silvia Roggiani.

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