Emilia nera: da Saman ad Alice, due misteri che hanno le ore contate
Si stringe il cerchio sui due indagati (marito e amico) per la morte della 32enne modenese. A Reggio praticamente certo che sia stato trovato il cadavere, ma la povera pakistana dovrà attendere ancora per una sepoltura.
Un'Emilia a tinte noir. Una parte regione segnata da atroci delitti che appunto da tempo "riempiono" le pagine di cronaca nera.
Due efferati eventi di cronaca, con vittime due giovani ragazze, due misteri che potrebbero però aver davvero le ore contate.
AGGIORNAMENTO 23 NOVEMBRE - Si terrà oggi, mercoledì 23 novembre 2022, l'udienza per la nomina dei periti del tribunale in seguito alla quale il cadavere di Saman potrà finalmente essere spostato, dopo 19 mesi dalla sua scomparsa e dalla sua uccisione.
La morte di Alice Neri, si cerca il Dna dell'assassino
Come raccontano i colleghi di Prima Modena potrebbe essere a un passo la soluzione del giallo che riguarda l'atroce morte di Alice Neri.
Gli inquirenti stanno infatti cercando nell'auto in cui è stata trovata carbonizzata il dna del suo assassino. Nel frattempo, come noto, sono indagati il giovane con cui ha passato la sua ultima serata in un bar e il marito della 32enne.
Alice Neri, mamma 32enne di Ravarino (un comune di poco più di 6mila abitanti in provincia di Modena) era stata trovata morta carbonizzata nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Concordia sulla Secchia, nella bassa Modenese.
Vicini a risolvere il giallo? La decisione della Procura
Un mistero, quello della violenta scomparsa della giovane donna, che potrà essere dipanato dalle analisi che verranno effettuate dai Ris di Parma.
Proprio oggi infatti, martedì 22 novembre 2022, la Procura ha affidato al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri l'incarico di svolgere i necessari accertamenti tecnici.
L'obiettivo principale della consulenza tecnica è individuare tracce biologiche sul corpo martoriato della vittima e all'interno della vettura dove è stata ritrovata senza vita
Sono tracce dalle quali gli inquirenti confidano di individuare l'assassino.
Lo scenario investigativo
Al momento come detto la vicenda vede due indagati (con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere): il marito della donna, Nicholas Negrini, che aveva denunciato la scomparsa della moglie, e un amico della 32enne (un 30enne residente nella zona) con il quale si era incontrata la sera in cui poi è sparita nel nulla.
Indagini appunto in attesa di una svolta anche se la mamma della 32enne si è detta più volte sicura dell'innocenza del genero.
Da Alice a Saman, un'altra storia da brividi
Da Alice a Saman, un'altra storia da brividi. Ancor più accentuati dal fatto che il cadavere della giovane pakistana dovrà restare ancora nella buca dov'è stata seppellita e che in questi giorni è stata finalmente indicata dallo zio.
Come raccontato infatti dai colleghi di Prima Reggio Emilia la Procura ha iniziato una corsa contro il tempo per poterli recuperare e analizzare e ha depositato la richiesta di incidente probatorio urgente.
Incredibile, Saman dovrà restare nella buca dov'è stata seppellita
Come noto, dagli importanti aggiornamenti di cronaca di questi giorni (il padre è stato arrestato in Pakistan, la madre è latitante, lo zio è in carcere e ora sta collaborando con la giustizia), il corpo della giovane è stato ritrovato negli ultimi giorni sepolto nelle campagne di Novellara, in un casolare abbandonato, su indicazione proprio dello zio Danish Hasnain, in carcere insieme ad altri due cugini perché ritenuti gli esecutori materiali.
E' stato proprio lo zio ad accompagnare gli inquirenti sul luogo dov'è stata sepolta Saman.
La perizia, dunque, comprenderà anche l’analisi del Dna per confermare l’ipotesi fortemente accreditata che il corpo sia effettivamente della ragazza.
I protagonisti di una vicenda assurda
Le persone rinviate a giudizio per il delitto di Saman sono cinque: il padre Shabbar, la madre Nazia Shaheen, lo zio e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq con l'accusa di omicidio volontario, soppressione di cadavere e sequestro di persona.
Lo zio è stato identificato come l'esecutore materiale del delitto: avrebbe strangolato la ragazza e dopo l'occultamento del cadavere sarebbe fuggito con i cugini di Saman. Tutti sono stati poi arrestati a settembre 2021 a Nord di Parigi.
La proposta della cittadinanza onoraria
Nel frattempo, anche in concomitanza con il ritrovamento di quello che con tutta probabilità è il cadavere, per Saman è stata avanzata la richiesta della concessione della cittadinanza onoraria.
L'appello all’agenzia Dire è arrivato da Ahmad Ejaz, giornalista di origini pakistane residente in Italia che per questa vicenda ha collaborato anche con la trasmissione "Chi l'ha visto?".
Una storia che ha sconvolto l'Italia
La vicenda dell'atroce scomparsa di Saman ha sconvolto l'Italia intera. La giovane era stata uccisa e fatta sparire per vendetta, per la sua volontà di integrarsi.
Uno stile di vita dove la violenza dei familiari è esplosa dopo aver visto sui social una foto di Saman mentre baciava il fidanzato italiano.
Un atteggiamento di "sfida" non tollerato specie dopo aver rifiutato un matrimonio combinato con un cugino molto più grande di lei che viveva in Pakistan.