"E' posseduto dal diavolo". Un nuovo omicidio in famiglia durante un esorcismo
Come ad Altavilla Milicia, un nuovo caso a Salassa (Torino). Arrestati l'ex moglie e due parenti della vittima
Nella mente di tutti c'è ancora l'orrore per la strage di Altavilla Milicia, in Sicilia, dove Antonella Salamone e i figli Emanuel e Kevin Barreca, 16 e 5 anni, sono stati uccisi durante un rito "purificatore". Dal Piemonte arriva un caso simile, di un omicidio in famiglia nel corso di un esorcismo. E' successo a Salassa, piccolo paesino di meno di duemila anime in provincia di Torino.
Omicidio in famiglia durante un esorcismo
I fatti risalgono al 10 febbraio 2024, ma i Carabinieri di Ivrea soltanto sabato 23 marzo 2024, a seguito delle indagini, hanno fermato tre persone di origine nordafricana ritenute responsabili di aver provocato la morte di un parente a seguito di un esorcismo effettuato con rito islamico.
La sera del 10 febbraio 2024, i Carabinieri della Stazione di Cuorgnè erano intervenuti in una abitazione di Salassa a seguito del decesso di un quarantatreenne per sospetta overdose. Le prime verifiche svolte dai militari della Stazione Carabinieri avevano permesso di accertare che nel mese precedente l’uomo era stato sottoposto ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, poiché ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni.
Morto per soffocamento
La situazione è però diametralmente cambiata con l'esito dell'autopsia, che ha accertato che l'uomo era morto per soffocamento. A quel punto erano scattate ulteriori indagini che hanno chiarito l'accaduto.
L’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima (quest’ultimo, figura di riferimento della comunità islamica), avrebbero condotto alcuni rituali di esorcismo, che in un'occasione avevano portato la vittima a un ricovero ospedaliero per le lesioni. La sera del 10 febbraio, poi, i rituali si sarebbero spinti oltre, con la morte dell'uomo.
E così, sabato 23 marzo 2024, sono scattati i fermi: i due uomini sono stati condotti in carcere mentre la moglie è stata messa agli arresti domiciliari.
Come ad Altavilla Milicia
Un caso che riporta tragicamente alla mente la strage di Altavilla Milicia, sulla quale sono ancora in corso accertamenti per ricostruire l'effettiva dinamica dei fatti.
In quell'occasione, Antonella Salamone e i figli minorenni Emanuel e Kevin erano ritenuti posseduti dal demonio secondo il padre Giuseppe Barreca e la figlia maggiore Miriam, 17 anni.
Alla strage - secondo le risultanze sinora emerse dalle indagini - avrebbero partecipato anche due estranei, il sedicente mental coach Massimo Carandente e la sua compagna Sabrina Fina, appartenenti a un gruppo di fedeli (una sorta di setta).
Sull'accaduto - e sulle effettive responsabilità dei coinvolti - sono ancora in corso accurate indagini.