Due morti sospette e l'ombra del femminicidio: i destini incrociati di Cristina e Maria Cristina
Tanti i punti in comune in questi due gialli: entrambe trovate in casa ed entrambi i compagni iscritti nel registro degli indagati
Due gialli con tanti punti in comune, quelli di Maria Cristina e Cristina. La prima rinvenuta morta, l'altra agonizzante, entrambe nelle loro case. Femminicidi o tragici eventi? Ombre che gli inquirenti, al momento, non sono ancora riusciti a sciogliere. Dietro a queste due morti l'iscrizione nel registro degli indagati, in entrambi i casi, dei compagni delle vittime. Ma, al momento, nessuna verità.
Maria Cristina e Cristina: due destini incrociati
Interlocutoria la situazione intorno alla morte, a Caldiero, provincia di Verona, il 1° dicembre 2024, di Maria Cristina Pugliese. Non si esclude la pista del gesto estremo, ma resta in sospeso la posizione del compagno, unico iscritto nel registro degli indagati.
Così come resta avvolta nel mistero la morte di Cristina Franchi, 50 anni, di Terranuova Bracciolini (Arezzo) trovata esamine a terra dalla figlia la notte di Capodanno. Poi la corsa in ospedale, giorni di agonia fino al tragico epilogo del 7 gennaio 2025. Un malore? Una caduta accidentale? Cosa è successo tra marito (iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Arezzo) e moglie quella sera? Tutti interrogativi che ancora non hanno una risposta. L'autopsia, effettuata nelle scorse ore, indicherebbe che il trauma sarebbe compatibile con una caduta. Sarà possibile determinare se sia stata accidentale o meno?
Morte di Maria Cristina Pugliese: la famiglia chiede la verità
E' passato un mese e mezzo dallo scorso 1° dicembre 2024, quando è stato rinvenuto il corpo senza vita di Maria Cristina Pugliese, 27enne mamma di una bambina di 5 anni, nel bagno della casa condivisa con il compagno in via Marinetti 4 a Caldiero. Il cadavere della giovane è stato rinvenuto nella vasca con il tubo flessibile della doccia attorno al collo.
Da quel momento le indagini si sono focalizzate su Marco Cristofori, il suo compagno, attualmente unico iscritto sul registro degli indagati per omicidio volontario. Ma dopo tutte queste settimane, la tragedia di Caldiero resta ancora avvolta nel mistero, con la famiglia di Maria Cristina che chiede a viva voce di conoscere la verità su ciò che è accaduto alla 27enne.
Stando all'esito dell'autopsia, effettuata all’Istituto di medicina legale di Borgo Roma ed eseguita dal dottor Francesco Ausania, non sono stati individuati né ferite né segni di colluttazione sul corpo della vittima. I familiari e gli amici stretti, però, non credono all'ipotesi del suicidio, considerando che, anche nei giorni precedenti alla tragedia, hanno visto la 27enne serena e felice.
Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire gli ultimi attimi di vita di Maria Cristina. Le indagini si focalizzano sulle testimonianze di chi ha riferito dei litigi tra lei e il compagno Marco Cristofori. La sua posizione, al momento, è ancora in sospeso.
Per ricordare Cristina e per lanciare un segnale agli inquirenti, a Soave, sarà organizzata una fiaccolata nella giornata di sabato prossimo 18 gennaio 2025. Il corpo della vittima è ancora a disposizione degli investigatori, che da più di un mese stanno cercando di capire se si tratti di un suicidio o di un omicidio.
"Con questa fiaccolata vogliamo chiedere verità per mia figlia Cristina. É morta il primo dicembre e dopo più di quaranta giorni non posso ancora vederla. Abbiamo tanta rabbia, vogliamo capire cos’è successo. Chi ha sbagliato deve pagare", dice mamma Rosa, piegata dal dolore.
Trovata agonizzante in casa: la morte misteriosa di Franca
Il giallo di Maria Cristina, ha tanti punti in comune con quello di Cristina Franchi.
La tragica vicenda risale alla notte di Capodanno. Proprio nelle prime ore del 1 gennaio 2025, la figlia della 54enne, rientrando in casa dopo i festeggiamenti, ha trovato la madre riversa a terra e priva di sensi, con una profonda ferita alla testa. La donna si sarebbe trovata nella zona notte, a poca distanza, in un letto, ci sarebbe stato il marito, addormentato.
La coppia infatti avrebbe trascorso la notte del 31 dicembre nell'abitazione che si trova in zona Paperina di Terranuova Bracciolini, provincia di Arezzo, mentre i due figli adolescenti sarebbero usciti. I sanitari del 118 hanno attivato l'elisoccorso Pegaso e la donna è stata trasferita a Siena. Le sue condizioni però sarebbero state disperate e vani sono risultati i tentativi dei medici di salvarla. Cristina ha combattuto tra la vita e la morte per oltre una settimana: il 9 gennaio 2025 è stato dichiarato il decesso.
Gli inquirenti non escludono nessuna pista, neppure l'ipotesi che la ferita possa derivare da una percossa, ma anche da una caduta accidentale. Un dubbio che potrà chiarire proprio l'autopsia, effettuata il 15 gennaio 2025, dall'equipe di medicina legale dell'Università di Siena coordinata dal dottor Mario Gabbrielli. Ci vorranno giorni perché ci sia una risultato e stabilisca con certezza cosa sia successo. Solo allora i margini di questa "faccenda complicata", come l'hanno definita gli inquirenti che indagano, saranno più chiari.
Le prime informazioni che trapelano, però, fanno intendere che il trauma sarebbe compatibile con una caduta. Sarà possibile determinare se sia stata accidentale o meno? Gli inquirenti dovranno incrociare il resoconto del medico legale con gli elementi raccolti in casa dopo il ritrovamento della donna. Fatale, da quanto emerso con l’esame autoptico, la frattura cranica, senza perdita di sangue, provocata dall’impatto si ritiene sul pavimento. Non sarebbe stato utilizzato un oggetto. Sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza o ferite da arma da taglio.
Il pm Laura Taddei attende i risultati definitivi dell’accertamento di medicina legale e tutti gli elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno.
Al marito sono state sequestrate le scarpe, che saranno analizzate. L'uomo - indagato - stando ad alcune indiscrezioni, avrebbe dichiarato di non ricordare nulla di quella notte. Il difensore di fiducia, l’avvocato Federica Cenciarelli, afferma: “E’ sconvolto, collabora con gli inquirenti, è addolorato per la morte di Cristina”.