Una vicenda sconcertante

Dovevano curare il cane, l'hanno gettato nel lago in un sacco pieno di sassi

La polizia locale è riuscita a risalire agli autori del fatto e a sanzionarli con una multa da 40mila euro.

Dovevano curare il cane, l'hanno gettato nel lago in un sacco pieno di sassi
Pubblicato:
Aggiornato:

Una vicenda sconcertante che lascia sbigottiti e anche irritati. Se solo ieri vi avevamo raccontato della famiglia disposta a pagare 50mila euro per farsi aiutare a individuare chi ha ucciso il suo cane, quest'ultima, al contrario, non ha esitato un attimo a sbarazzarsene, trovando un modo veramente inquietante.

Anziché curare il cane, lo buttano nel lago in un sacco pieno di sassi

Una storia alquanto macabra quella che, come raccontato da Prima Novara, è avvenuta negli scorsi giorni a Stresa. Qui, infatti, la Polizia locale ha portato a termine le indagini a seguito del rinvenimento della carcassa di un cane rinchiusa in alcuni sacchi di plastica e gettata nelle acque del Lago Maggiore.

Il cadavere del povero animale domestico è stato ritrovato avvolto in una coperta insieme a dei sassi nel chiaro intento di farla sprofondare nelle acque del lago. L'identificazione dei proprietari è avvenuta grazie ad un precedente intervento della Polizia Locale effettuata congiuntamente al Dirigente Veterinario Dott. Salvatore Alonge.

Il cane era stato precedentemente notato dagli agenti della Polizia locale che avevano prontamente richiesto l’intervento dei medici veterinari Asl Vco. Per le condizioni di abbandono in cui versava, l’animale era stato subito visitato e i Veterinari avevano provveduto a prescrivere le cure necessarie per la sua salvaguardia.

Tramite l’intervento tempestivo del Dirigente Veterinario Dott. Alonge, che si è premurato di conservare i resti e organizzare il trasferimento presso l’Istituto Zooprofilattico di Torino, è stato possibile condurre l’esame necroscopico tossicologico e farmacologico sul corpo del cane.

Proprietari sanzionati con una multa da 40mila euro

I referti dei veterinari hanno consentito di acclarare le cause del decesso. Gli operatori di Polizia hanno potuto così denunciare presso la Procura della Repubblica di Verbania i detentori del cane per violazioni a più articoli del Codice Penale.

Sono stati inoltre identificati gli autori dello smaltimento non autorizzato del cadavere ed elevate agli stessi sanzioni amministrative per un totale di 40mila euro, oltre alle sanzioni di alcune centinaia di euro di competenza del Servizio Veterinario.

L’attività svolta in sinergia dal Comandante Mario Munari e dai suoi agenti ed il Servizio veterinario Asl Vco, condotto dal Dott. Alonge, ha portato inoltre al sequestrato di altri due cani di proprietà dei soggetti, per evitare ulteriori conseguenze dovute allo stato di incuria in cui versavano.

A seguito del sequestro, convalidato dalla Procura, si è proceduto ad effettuare un’ulteriore comunicazione di notizia di reato a carico dei proprietari per maltrattamento ed abbandono.

Una maxi taglia da 50mila euro per trovare chi ha ucciso il suo cane

Diversamente da quanto accaduto a Novara, invece, solo ieri vi avevamo raccontato una vicenda agli antipodi avvenuta nel Lecchese. A Colico, infatti, il proprietario di Snoopy, un cane beagle di 13 anni, per amore del suo animale deceduto per avvelenamento, ha deciso di dare una maxi cifra da 50mila euro a chiunque li aiuterà a trovare il responsabile.

Snoopy, cane beagle di 13 anni ucciso per avvelenamento

"Siamo disposti – afferma il proprietario – a pagare fino a 50 mila euro per chiunque ci aiuti a consegnare il responsabile alla giustizia, per quella che può esserci in questi casi. Sappiamo che non è facile perché viviamo in una zona abbastanza isolata. Ho informato chi di dovere, dalle autorità alle forze dell’ordine, ma non siamo particolarmente fiduciosi purtroppo, ma vogliamo fare il possibile affinché chi ha commesso un atto così vile e crudele possa essere punito".

Seguici sui nostri canali