SVOLTA NELLE INDAGINI

Donna morta in hotel, confessione shock del marito: "L'ho uccisa io, ma dovevamo morire insieme"

Secondo l'omicida dovevano morire insieme, ma lui non avrebbe trovato il coraggio di suicidarsi: è andata davvero così?

Donna morta in hotel, confessione shock del marito: "L'ho uccisa io, ma dovevamo morire insieme"
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Sulla donna trovata morta in un hotel in provincia di La Spezia è arrivata la svolta. Il marito ha infatti confessato di aver ucciso la moglie.

Ma il suo racconto ha portato a particolari shock. Nella fattispecie che la tragedia che si è compiuta sarebbe dovuta essere di fatto un omicidio-suicidio.

Morta in hotel, la confessione shock

Invece, come raccontato da Prima Cremona, una volta uccisa la moglie il marito non avrebbe però poi trovato il coraggio di suicidarsi.

Un racconto sul quale naturalmente gli inquirenti vogliono vederci chiaro, anche se ad avvalorare la teoria dell'omicidio suicidio finito male, ci sarebbe una lettera di addio apparentemente scritta dalla vittima e ritrovata nella camera.

Ma gli inquirenti non vogliono tralasciare alcun particolare in una vicenda comunque assurda e decisamente cupa. 

L'omicidio, il non suicidio, la lettera: cosa è successo

Alfredo Zenucchi ha confessato davanti ai Carabinieri, è stato lui a uccidere la moglie Rossella Cominotti.

Nella confessione, Zenucchi ha ammesso che dovevano uccidersi entrambi.

Secondo quanto emerso finora, i due conducevano una vita tranquilla a Cavatigozzi, frazione di Cremona, talmente tranquilla che agli occhi della gente sembravano schivi e strani.

Il piano, poi cambiato, dell'omicidio-suicidio

Secondo quanto Zenucchi ha raccontato ai Carabinieri e alla Procura, lui e la moglie avevano deciso di morire insieme ma qualcosa è decisamente andato storto.

Il marito è intervenuto per uccidere la moglie, lo ha fatto con un rasoio, e dopo, anziché suicidarsi come da programma, ha deciso di non togliersi realmente la vita ed è scappato.

Ha lasciato il corpo della donna con cui viveva e lavorava sul letto di una camera di albergo e se n'è andato.

Ha ucciso la moglie in hotel, poi se n'è andato

Zenucchi era sceso nel bar dell'albergo ristorante Antica Locanda Luigina in val di Vara per bere un caffè, poi ha detto che sarebbe andato a scaldare la macchina, una Citroen C3, dicendo che lui e la moglie sarebbero partiti dopo qualche giorno, posticipando dunque il check out a causa di un presunto malessere della donna.

Senza più rientrare nell'hotel, il marito è andato via da solo.

Forse voleva gettarsi in un dirupo ma poi non ci è riuscito. Poco dopo, il ritrovamento di Rossella.

Una coppia riservata, tanti misteri

Anche ammesso che i due avessero progettato un omicidio-suicidio, perché avrebbero pensato a tale gesto estremo?

Per problemi economici? In primavera avevano rilevato un'edicola a Cavatigozzi, frazione di Cremona, proprio di fronte al Comune. Ma su criticità economiche non sembrano trovarsi riscontri.

Piuttosto, a emergere è il comportamento strano tenuto dalla coppia: molto riservato per essere dei commercianti, così come non passava inosservato il fatto che l'edicola facesse orari molto singolari.

Come quando di fatto la coppia giorni fa aveva fatto perdere le proprie tracce, l'edicola aveva chiuso a metà pomeriggio.

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