In Calabria

Attentato al prete durante la Messa: candeggina al posto del vino, il sacerdote accusa un malore

Don Felice Palamara, parroco a Cessaniti (Vibo Valentia), per fortuna si è accorto prima di ingerire il liquido

Attentato al prete durante la Messa: candeggina al posto del vino, il sacerdote accusa un malore
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Don Felice Palamara è il parroco di San Nicola di Pannaconi, frazione di Cessaniti, in provincia di Vibo Valentia. E' uno dei tanti preti di provincia, che vivono magari in contesti complicati, e che ogni giorno lottano per diffondere un messaggio di pace. Don Felice è anche cardiopatico e soffre di asma, una condizione che probabilmente era nota a coloro che hanno cercato di attentare alla sua vita, sostituendo il vino con la candeggina. E il prete, durante la Messa di sabato 24 febbraio 2024, ha accusato un malore proprio per le esalazioni del liquido.

Candeggina al posto del vino, attentato a don Felice Palamara

Mentre consacrava le ampolle durante la funzione, don Felice Palamara si è accorto che qualcosa non andava. L'odore forte e acre della candeggina era inconfondibile e gli ha anche causato un malore. La celebrazione è stata sospesa, ma sarebbe potuta finire decisamente peggio.

"Sono certo che questa intimidazione non sia opera dei miei parrocchiani, sono qui da dieci anni e con la gente del posto ho sempre avuto un rapporto di affetto reciproco", ha detto al Corriere della Sera.

Nei giorni scorsi, tra l'altro, lo stesso sacerdote era stato vittimi di alcuni atti intimidatori. La sua auto, parcheggiata nei pressi della chiesa, era stata danneggiata e al suo indirizzo erano state spedite lettere minatorie.

Cessaniti, paese commissariato per mafia

Cessaniti è un Comune commissariato dall'agosto 2023. Il sindaco Francesco Mazzeo si era dimesso dopo l'inchiesta “Maestrale-Carthago” che aveva interessato anche esponenti del Comune (alcuni indagati, alcuni soltanto citati nella richiesta di applicazione della misura della Dda e nelle varie informative).

Da allora le intimidazioni sembrano essere cresciute, soprattutto nei riguardi dei sacerdoti. E il caso di don Felice Palamara è soltanto l'ultimo episodio.

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