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Domenica di passione nelle carceri italiane: 4 evasioni. "La situazione è al collasso"

Tre le fughe a Milano, tutte dal carcere minorile Beccaria. Un altro detenuto è riuscito ad evadere dal Bellizzi Irpino di Avellino

Domenica di passione nelle carceri italiane: 4 evasioni. "La situazione è al collasso"
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Quattro evasioni in 24 ore, tre avvenute nel carcere minorile Beccaria di Milano ed uno in quello di Avellino: questo è il bilancio allarmante della giornata di domenica 8 settembre 2024.

"La situazione è ormai al collasso", ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, sollecitando il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità a proporre soluzioni concrete anziché cercare capri espiatori.

Carcere

Tre evasioni al Beccaria di Milano

A Milano, la situazione è particolarmente delicata. A solo una settimana dall'ultima rivolta, ci sono stati nuovi disordini al carcere minorile Beccaria, dove due fratelli di 16 e 17 anni sono scappati nel primo pomeriggio di domenica, probabilmente scavalcando il muro di cinta. Un terzo detenuto è riuscito a fuggire in serata, anche se le circostanze restano poco chiare.

Come riporta Prima Milano, i due fratelli, di origine egiziana e membri di un gruppo avanzato, risultano tra i protagonisti della rivolta esplosa la notte tra sabato e domenica scorsi. Uno dei due fratelli aveva già cercato di scappare in passato, l’ultima volta a giugno, quando due detenuti riuscirono a scavalcare il recinto, venendo rintracciati nei giorni successivi. I due erano dentro per una rapina a Comasco e si muovono sempre insieme.

Con i due fratelli c'era anche un terzo detenuto, un 17enne italiano, che però è stato bloccato dagli agenti. Invano però, dal momento che in serata è riuscito a portare a termine il suo obiettivo.

Non è la prima volta che il Beccaria si trova al centro della cronaca. Disordini e sommosse sono iniziate già a Natale 2022. Sette detenuti - approfittando dei lavori in corso - lasciano l'istituto. Una fuga che si è però esaurita presto, tra chi è stato rintracciato a casa di parenti o amici o chi si è consegnato.

Un costante peggioramento

Negli ultimi mesi, la situazione è degenerata. A maggio, un tentativo di evasione da parte di un detenuto si è concluso malamente: bloccato ancor prima di allontanarsi. Tuttavia, pochi giorni dopo, la tensione esplode quando circa settanta ragazzi si barricano in un’ala dell'istituto, scatenando il caos a seguito dei controlli antidroga effettuati con l’ausilio di cani. Solo l'intervento degli agenti in tenuta antisommossa riesce a ripristinare la calma.

Nel mese di luglio, un incendio all'interno della struttura causa il ferimento di due detenuti e l'intossicazione di altri quattro. Ad agosto, una situazione simile si ripete: incidenti che coinvolgono sia agenti che detenuti. Non più di dieci giorni fa, i due fratelli, ora in fuga, vengono identificati come promotori di disordini intesi a facilitare un altro tentativo di evasione, portato avanti da quattro ragazzi, prontamente riportati alla custodia.

Questi eventi esplosivi seguono un'importante inchiesta avviata ad aprile, che ha sconvolto l'istituto Beccaria. L'indagine della procura ha portato all'arresto di tredici agenti e alla sospensione di altri otto, tra cui il comandante. Le accuse sono gravissime, spaziando da torture e maltrattamenti a lesioni e falsa documentazione, rivelando un sistema interno profondamente compromesso. L'insieme di questi eventi ha ridefinito l'atmosfera all'interno della struttura, rendendo evidente la complessità e la fragilità del suo stato di diritto.

"Situazione al collasso"

La notizia dell'ultima evasione è stata data da Alfonso Greco, segretario lombardo del Sappe, che ha sottolineato come da tempo i segnali di allarme provenienti dal mondo delle carceri minorili siano numerosi, tra violenze, episodi critici, aggressioni ed evasioni.

Anche Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha denunciato le "falle" del sistema carcerario, citando il caso di un 18enne morto carbonizzato nella sua cella a San Vittore pochi giorni fa.

"La situazione è ormai al collasso", ha dichiarato De Fazio, sollecitando il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità a proporre soluzioni concrete anziché cercare capri espiatori. Il Dipartimento ha comunque annunciato la conclusione di un'ispezione al Beccaria, con l'individuazione di urgenti interventi infrastrutturali da realizzare.

Oggi è previsto l'avvicendamento del comandante della Polizia Penitenziaria con l’insediamento di Raffaele Cristofaro e l'arrivo di un’unità di supporto per il personale in servizio. Daniela Caputo, segretario nazionale di Anfp DirPolPen, ha criticato aspramente la gestione della situazione, evidenziando come il semplice cambio al vertice non affronti le inefficienze strutturali e operative del sistema. Ha inoltre ricordato come le recenti sospensioni e arresti tra il personale abbiano aumentato il malessere e il senso di impotenza tra gli agenti.

Evasione dal carcere di Avellino

Anche in Campania il clima è teso, sempre nella giornata di domenica 8 settembre 2024, un detenuto è fuggito dal carcere di Avellino, Bellizzi Irpino.

Intorno alle 20, l'uomo, originario della Puglia, è scappato scavalcando il muro di cinta e scomparendo nelle campagne circostanti. Questo episodio si aggiunge all'evasione di agosto di un detenuto salernitano, che venne poi intercettato in una boscaglia vicino al comune di Aiello del Sabato.

Il sindacato Uspp ha denunciato la gestione inadeguata delle carceri in Campania, evidenziando come il sistema penitenziario regionale sia ormai in grave difficoltà, con due evasioni in pochi giorni e un continuo susseguirsi di episodi critici. Anche Tiziana Guacci, segretario regionale del Sappe in Campania, ha attribuito le colpe a una cattiva gestione del Provveditorato campano, ormai da troppo tempo inefficace.

De Fazio conclude:

“Oggi pomeriggio prima due e poi un altro ristretto sono evasi dal Beccaria di Milano. Porte aperte alla Renault, recitava una vecchia pubblicità. E al Governo? Nordio e Meloni battano un colpo.

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