SICCITA' E "RIMEDI"

Devia abusivamente una roggia per riempire la sua piscina a sbafo

Rischia una multa da 30mila euro: nel suo Comune c'è il divieto di riempimento di vasche private a causa dell'emergenza idrica in atto.

Devia abusivamente una roggia per riempire la sua piscina a sbafo
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Voleva fare il furbo, ma è stato beccato e ora sono guai veri. Con il divieto di riempimento delle piscine private in quasi tutti i comuni della regione, a causa dell'emergenza idrica dovuta dall'allarme siccità, un residente di Cerano, Paese in provincia di Novara, ha cercato un ingegnoso "rimedio" per farsi un bagno a casa e contrastare il caldo bollente di questi ultimi giorni. Adesso gli toccherà pagare una multa salatissima.

Devia abusivamente una roggia per riempire a sbafo la sua piscina

Col senno di poi forse sarebbe stato meglio per lui sopportare il caldo in altri modi. Come raccontato da Prima Novara, un residente del Comune di Cerano è stato sanzionato con una multa da 30mila euro perché è stato beccato a deviare abusivamente una roggia per riempire a sbafo la sua piscina. Una sanzione salatissima che tuttavia, in un momento di crisi idrica come quello attuale, generato dall'emergenza siccità, risulta più che corretto.

Nel Comune di Cerano, come altri in provincia di Novara e più in generale in Piemonte, sono stati introdotti vari provvedimenti per contrastare gli sprechi d'acqua: tra questi appunto anche il divieto di riempimento di piscine private. Il grande caldo di questi ultimi giorni, tuttavia, ha generato parecchi disagi e in tantissimi hanno cercato dei modi per sfuggirgli. Questo residente ceranese, quindi, pensando di fare il furbo, attraverso una tubazione abusiva e una pompa si è deviato l'acqua di una roggia proprio nella sua piscina.

Peccato che alla fine è stato beccato: il meccanismo è stato scoperto dai carabinieri forestali di Novara assieme ai tecnici di Arpa che stanno eseguendo controlli a tappeto su tutto il territorio. La sanzione contestata all’uomo è "prelevamento abusivo di acque da fiume": ora rischia una multa fino a 30mila euro, l’importo verrà stabilito dalla Provincia senza possibilità di pagarlo in misura ridotta.

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