Dava consigli su Youtube su come farla finita: 14enne salvata in extremis
La Polizia postale ha individuato in un 30enne vicentino chi stava dietro al nickname “Creepy Ryan”, molto seguito sulla Rete.
Dispensava consigli su Youtube su come farla finita. E una ragazzina di 14 anni che voleva metterli in partica è stata salvata in extremis.
Succede anche questo nel mondo sommerso del disagio adolescenziale che nasconde cifre preoccupanti riguardo al fenomeno dei suicidi di minori, al quale di recente abbiamo dedicato un approfondimento.
Dava consigli su Youtube su come farla finita
Come racconta Prima Vicenza, la ragazzina non ha portato a compimento l'estremo gesto, i genitori l'hanno fermata in tempo e poi hanno chiamato la Polizia postale, che ha identificato in un 30enne vicentino il titolare del canale Youtube, subito oscurato.
Il canale Youtube e, in particolare, il video in questione, intitolato “9 modi per suicidarsi”, sono stati sequestrati e opportunamente oscurati.
L’utente, nickname “Creepy Ryan”, era attivo su Youtube e molto seguito sulla rete. Ha pubblicato una cinquantina di video dal contenuto chiamato “creepypasta”, ovvero storie e ottenere il maggior numero di followers, caratterizzate dalla brevità del racconto e dalla capacità di appassionare i fruitori. Il fenomeno, relativamente recente, è diffuso attraverso siti internet, blog, forum e altre piattaforme social.
Non è la prima volta che succede sul Web
Non è la prima volta che la Polizia postale scopre sul web siti di questo genere. Un altro caso era balzato agli onori delle cronache tempo fa, per un destino ferale sempre dalla provincia di Vicenza.
Matteo Cecconi, 18 anni, di Bassano, si era tolto la vita durante il lockdown, mentre era collegato con i suoi compagni di classe a una lezione in dad, ingerendo una sostanza tossica (il nitrito di sodio) acquistata online. Sotto la lente era finito un sito, "Sanctioned Suicide", poi oscurato, in cui giovanissimi si scambiavano consigli e si davano man forte gli uni con gli altri.
Un circolo perverso, a cui la Procura di Roma alla fine aveva posto fine dopo la morte di Matteo e di un altro ragazzo di Latina, che aveva seguito la stessa fatale strada. Si chiamava Fabio Perillo, si era versato dell'acqua in un bicchiere e poi aveva sciolto il salnitro.
Ma prima aveva salutato i suoi genitori con un video girato in una stanza dell'Hotel Giglio dell'Opera alle spalle della Stazione Termini, a Roma.
Cecconi alla community da 17mila iscritti aveva già spiegato di aver preso un farmaco, e di essere in procinto di bere il nitrito di sodio. "Auguratemi buona fortuna", ha scritto ai partecipanti al forum, ricevendo addirittura, come risposta da una ragazza, "fai buon viaggio", corredando la frase con una citazione di Cesare Pavese. Nessuno, insomma, tra i presenti, aveva provato a fermarlo.
Allarme minori: gli ultimi campanelli da Puglia, Lombardia e ancora Veneto
Monopoli, Puglia, nel pomeriggio di domenica, 20 novembre 2020, una ragazzina è stata trovata senza vita in casa. Si è chiusa in bagno e ha deciso di farla finita con un cappio perché disperata in seguito a un atto di discriminazione: era stata esclusa dalla chat degli amici.
Nel Trevigiano (Veneto), un’altra ragazzina di 12 anni era stata trovata senza vita nel giardino di casa a settembre. Qualche giorno prima, in Brianza, Lombardia, un ragazzino di 13 anni era stato trovato morto ai piedi di uno stabile abbandonato.
E’ un fenomeno sommerso quello dei suicidi di minori, ma che nasconde numeri inquietanti: secondo il rapporto Unicef su "La condizione dell'infanzia nel mondo: Nella mia mente" circa 1.200 ragazzi all'anno, nella fascia di età 10 – 19 anni, si tolgono la vita.
Ma cercare di riconoscere con anticipo i soggetti a rischio è possibile, tenendo conto di fattori di rischio come eventi stressanti, dei problemi di base più comuni e delle strategie preventive possibili.