Dacci oggi la nostra sparatoria americana quotidiana: 4 morti, stavolta a Tulsa
Un uomo è entrato in un ospedale di Tulsa e qui ha aperto il fuoco. E ora il Governo americano promette azioni forti per scongiurare altre stragi.
Non c'è pace negli Stati Uniti e ora è allarme con una nuova sparatoria a Tulsa e altri quattro morti. Cinque se contiamo anche l'aggressore. Se non fosse per una situazione tragica e allarmante ci sarebbe da scomodare Bibbia e Vangeli, parafrasando il "Padre nostro".
Ecco allora che le cronache ci sembrano dire: "Dacci oggi la nostra sparatoria americana quotidiana": quattro morti, questa volta appunto a Tulsa, la seconda città più grande dello stato dell'Oklahoma e la 47esima città più popolosa degli Stati Uniti.
Dacci oggi la nostra sparatoria americana quotidiana, ancora orrore negli Usa
Si allunga la scia di sangue in America e come detto ora è vero proprio allarme, anche se in questo caso il protagonista non è stato un giovanissimo.
Fatto sta che a pochi giorni dalla strage nella scuola elementare del Texas che tanto orrore aveva portato nelle coscienze degli americani con l'intervento anche del presidente Joe Biden, un uomo è entrato in un ospedale di Tulsa e qui ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci.
Dopo aver posto fine a questa carneficina si è poi tolto la vita.
Tulsa, altra strage negli States: l'irruzione in ospedale
La strage è avvenuta al secondo piano del Natalie Medical Building, una reparto che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, all'interno dell'ospedale St. Francis.
Il killer è entrato in azione nel pomeriggio. Nel suo mirino, secondo quanto trapelato dalle prime indiscrezioni investigative, c'era un medico.
Quello che ancora invece non è emerso è se il medico in questione sia stato colpito mortalmente o ferito o se non sia stato trovato dal killer e se questo abbia scaturito un istinto omicida a così ampio raggio.
Tulsa, irruzione in ospedale: chi era il killer
Nel frattempo, è stato definito l'identikit dell'autore della strage: un afroamericano fra i 35 e i 40 anni, armato con una pistola e un fucile.
L'allarme è scattato quando qualcuno ha chiamato la polizia avvertendo che c'era un uomo armato nell'ospedale.
Gli agenti sono allora arrivati sul posto e sono immediatamente intervenuti. "
Il drammatico precedente
Intanto, polizia e squadre investigative sono anche impegnate a capire se ci sia qualche collegamento "sociale", storico o di pensiero politico, al drammatico precedente del massacro di Tulsa del qualche proprio tra il 31 maggio e l'1 giugno ricorreva il 101° anniversario.
In quell'occasione una folla composta da bianchi iniziò ad attaccare le persone e le proprietà della comunità afroamericana in tutto il quartiere cittadino di Greenwood.
Il bilancio finale parlò all'epoca di 36 morti, 800 feriti e 6mila persone arrestate. Gli investigatori stanno anche cercando di fare luce sull'allarme nelle ore precedenti per una bomba in città.
Altra strage, il dibattito sparatorie e armi negli Usa
La carneficina di Tulsa è arrivata mentre è in corso un acceso dibattito sulle armi dopo le stragi di Uvalde e di Buffalo. La speaker della camera Nancy Pelosi ha assicurato che ci sarà un'azione forte, come aveva già preannunciato il presidente Usa Joe Biden.
I democratici stanno valutando diverse misure, fra le quali anche il divieto delle armi d'assalto. Un'ipotesi aggressiva che non sembra comunque avere i numeri per essere approvata in Congresso, ma anche su misure più soft sembrano ancora lontani possibili accordi.