LE SALE RIPARTONO

Da venerdì sera hanno riaperto le discoteche: si torna a ballare (a capienza ridotta)

Dopo quasi due anni di chiusure forzate e gli "stop & go" per il settore dei locali da ballo potrebbe essere davvero arrivata la svolta.

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L'Italia è tornata a ballare.


Le discoteche hanno riaperto ieri sera per un weekend, questo del 11-12 e 13 febbraio (con l'aggiunta per molti locali della serata di lunedì, San Valentino, dedicata anche ai single, come del resto quella di martedì 15) che in qualche modo entrerà nella storia.

Un momento quasi storico non solo per le discoteche, ma anche per tantissimi locali che hanno fatto dell'aperitivo, dell'happy hour, il marchio di fabbrica e un momento fondamentale per la socializzazione e i loro affari.

Riaprono le discoteche, il presidente del sindacato cita Dante

Come detto, dopo praticamente ormai due anni di incubo legato alla pandemia Covid, anche il settore delle discoteche e del divertimento ha finalmente riaperto i battenti.

E Roberto Cominardi, il presidente del Silb, il sindacato italiano dei locali da ballo ha citato Dante e la Divina Commedia:

"E quindi uscimmo a riveder le stelle"

Dopo la possibilità, poi venuta meno alla luce della quarta ondata Covid e della variante Omicron, di riaprire a metà ottobre, ecco allora che questa (con la curva dei contagi e dei ricoveri in costante discesa) dovrebbe essere la volta buona.

Discoteche riaperte, si canta e si balla ancora però con qualche limitazione

Per tornare alla completa normalità, ci vorrà però ancora un po' di tempo e pazienza. Le regole in vigore e da rispettare per gestori e avventori ci sono ancora e non sono oggettivamente nemmeno di poco conto.

Mascherine obbligatorie non in pista, ma nelle aree di passaggio, ai divanetti o ai bagni, obbligo di green pass rafforzato e, soprattutto, guardando al cassetto che piange di gestori e titolari, capienza ancora limitata al 50% all'interno (fino al 75% all'esterno).

La speranza è evidentemente quella che gli stop & go che hanno caratterizzato questi due anni vadano definitivamente ad esaurirsi definitivamente. La ripresa continuativa dell'attività (soprattutto guardando all'indotto del fine settimana) sarà infatti fondamentale per garantire tutto l'indotto del settore: personale, dj, ballerini, animatori, addetti alla sicurezza, servizi catering, fornitori di beveraggio e via dicendo.

La soddisfazione degli amanti del ballo

In buona sostanza, lo sguardo al futuro è dato di fatto dal ritorno al passato. Giovani e meno giovani, in pista a ballare, divertirsi, socializzare.

"Dopo quasi due anni. ci voleva, ci siamo riuniti, c'è stata gioia e condivisione per un momento che aspettavamo da tempo. E' un ritorno alla quasi normalità", è stato il commento quasi all'unisono che è emerso da chi ieri sera non ha voluto mancare alla riapertura delle discoteche.

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