Da facchino in un hotel di Venezia al comando di un plotone in Ucraina
La storia del 48enne Vyacheslav, ucraino da tempo residente nel Veneziano dove ha in corso un processo per stalking nei confronti della ex moglie (russa)...
Era tornato nei primi mesi dell'anno in Patria per andare ad assistere i genitori anziani e malati. Poi quel giorno che ha segnato per sempre la storia dell'Ucraina: le bombe, i carri armati che avanzano e la guerra che entra nelle case dei civili. E lui, Vyacheslav che si trova di fronte a un bivio, ma che in realtà è una strada a senso unico: deve restare nel Paese, in caso contrario sarebbe finito al banco degli imputati per diserzione. E poco conta se in Italia, a Venezia, ha in corso un processo per stalking nei confronti della ex moglie (che nel frattempo ha ritirato la querela).
Da facchino in un hotel di Venezia al comando di un plotone in Ucraina
Quel viaggio di ritorno prenotato per il 26 febbraio 2022 ha dovuto fare i conti con la storia: il 24 febbraio, infatti, è iniziata l'offensiva russa e il 48enne è rimasto a combattere. Ora, da ex facchino in un hotel di Venezia è al comando di un plotone di fucilieri d'assalto in prima linea nella guerra contro i militari russi.
E anche quando l'avvocato ha cercato di contattarlo, lui ha risposto in modo netto, confermando di voler rimanere a combattere. "Tornerò quando avremo vinto", rivela il Corriere. Nelle fotografie che circolano lo si vede imbracciare un fucile, vestito con una tuta mimetica. Oggi non è più il ragazzo che accompagnava i clienti dell'hotel nelle loro stanze, ma è il comandante che guida un plotone di fucilieri.
Ha confidato di essere orgoglioso di come si stia comportando il suo popolo, e ha aggiunto che il suo sacrificio è anche per evitare che persone anziane, come suo padre, si trovino in pericolo.
La sua vita in Italia
E mentre lui si trova al fronte l'iter burocratico in Italia procede per la sua strada. Il 48enne nei giorni scorsi ha ricevuto una nota di convocazione in questura per il rinnovo del permesso di soggiorno. E' stato l'avvocato a presentarsi di fronte agli agenti della Polizia di Stato, spiegando anche il "legittimo impedimento" del diretto interessato. A Venezia sono rimaste la figlia 12enne avuta con l'ex moglie e la nuova compagna.