Cospito ad acqua e zucchero, FdI infiamma la bagarre alla Camera, previste nuove proteste
Oggi, mercoledì 1 febbraio 2023, hanno convocato un presidio davanti al Ministero della Salute a Roma, sabato corteo (non autorizzato) sempre nella capitale
Niente più integratori: Alfredo Cospito (in copertina durante un recente collegamento dal carcere) ha deciso di andare avanti solamente ad acqua e zucchero. Dopo oltre 100 giorni di sciopero della fame, l'anarchico al 41 bis ha perso 50 kg, passando da 120 a 70 kg.
Cospito ad acqua e zucchero, previste nuove proteste
Il suo difensore si dice preoccupato e spera di farlo recedere, nel frattempo ha chiesto formalmente che il suo assistito venga tolto dal regime di carcere duro, definito un sistema barbaro, medioevale, da Santa inquisizione.
Intanto non si ferma la protesta contro il cosiddetto carcere duro, sono arrivate altre rivendicazioni delle proteste a Berlino e dell'attacco con molotov che ha danneggiato due auto della Polizia locale di Milano. Per quest'ultimo caso, l’antiterrorismo milanese ha aperto un'indagine, la Digos a cui sono affidati gli accertamenti è al lavoro sulle immagini delle telecamere di sorveglianza per arrivare agli autori.
La tensione resta alta: nei prossimi giorni gli anarchici hanno annunciato altre iniziative.
Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 1 febbraio 2023, hanno convocato un presidio davanti al Ministero della Salute a Roma, sabato corteo (non autorizzato) sempre nella capitale che dovrebbe muovere da Piazza Vittoria. Per questo intorno agli obiettivi e i luoghi sensibili della capitale è stato alzato il livello di sicurezza e il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha convocato una riunione del comitato analisi strategica antiterrorismo.
FdI infiamma la bagarre alla Camera, insorgono le opposizioni
Ma il caso Cospito continua a monopolizzare oltre alla cronaca anche la politica (oltre che quella giudiziaria). Ieri, a Palazzo Chigi, la conferenza stampa dei ministri dell'Interno e della Giustizia sul 41 bis, e in parallelo in Parlamento la bagarre con le parole del deputato di FdI Giovanni Donzelli, che scatenano le opposizioni.
Donzelli, vicepresidente del Copasir (Comitato di controllo sui Servizi segreti), intervenendo alla Camera riferisce inoltre a sorpresa di contatti in carcere tra Cospito e detenuti mafiosi e attacca frontalmente quattro deputati Pd che si erano recati a Sassari per verificare le condizioni di Cospito in carcere ("Questa Sinistra sta con lo Stato o con i terroristi e la Mafia?").
Seduta sospesa fra i cori "Vergogna" dalle opposizioni: pioggia di critiche e richieste di dimissioni, tutti si chiedono come abbia avuto informazioni riservate, se in qualità di vicepresidente del Copasir (circostanza che l’interessato smentisce) o dal Ministero della Giustizia.
La giornata si chiude con l'istituzione di un giurì d'onore chiamato a indagare sulla vicenda, mentre nelle prossime ore è prevista l'informativa del ministro Carlo Nordio sul caso Cospito e il 41 bis, chiesta dalle opposizioni.
"Il Partito Democratico non ha mai messo in dubbio l'articolo 41 bis - ha replicato a caldo la dem Debora Serracchiani - l'onorevole Donzelli ha fatto propaganda in un'aula parlamentare offendendo e non rispettando dei Deputati per la storia e per le vite anche che si sono perse. Non si può dubitare della nostra posizione".
Chi è Alfredo Cospito
La rivendicazione alla gambizzazione di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo nucleare, arrivò al Corriere della Sera pochi giorni dopo l'agguato. Era il maggio del 2012, l'intento era chiaro chiaro:
"Abbiamo azzoppato uno dei tanti stregoni dell'atomo dall'anima candida e dalla coscienza pulita".
La firma era quella del nucleo Olga del Fai (Federazione anarchica informale), la mano (si seppe quattro mesi dopo) proprio quella di Alfredo Cospito, militante anarchico insurrezionalista che insieme a Nicola Gae la mattina del 7 maggio 2012 riportò l'Italia agli anni Settanta colpendo al polpaccio a volto coperto il dirigente mentre usciva dalla sua casa di Genova.
Mentre scontava la pena a dieci anni otto mesi, per Cospito arriva una nuova condanna, quella per l’attentato alla scuola per gli allievi carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006: due ordini con lo scopo preciso di uccidere, che però non raggiunsero l’obiettivo prefissato.
Per Cospito arriva la condanna all'ergastolo ostativo: la Corte di Cassazione non ebbe dubbi, fu un attentato alla sicurezza dello Stato.
Il 20 ottobre 2022 è iniziato lo sciopero della fame contro le condizioni del regime 41 bis, i suoi avvocati hanno fatto ricorso contro la misura detentiva.