Guerra tra Israele e Hamas

Cosa fare se avete un viaggio aereo prenotato per andare in Israele

La Farnesina sconsiglia nuovi viaggi in quella zona e invita a rinviare se non strettamente necessario. Ma chi ha già il biglietto?

Cosa fare se avete un viaggio aereo prenotato per andare in Israele
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L'escalation di tensione tra Hamas e Israele ha spinto le autorità israeliane a dichiarare lo stato di guerra; misura che - al momento - resta in vigore fino alle 18 di martedì 10 ottobre, ma che non si può escludere venga prorogata, considerando la delicatezza dello scenario.

Cosa succede ai voli per Israele

A fronte della situazione gli spostamenti verso Israele risultano molto complicati e la stessa Farnesina sconsiglia nuovi viaggi in quella zona e invita a rinviare il proprio viaggio in caso di spostamenti non strettamente necessari.

Chi si trova in Israele per lavoro o vacanza oppure ha già un volo o un viaggio prenotato come deve muoversi? Il consiglio è affidarsi alle indicazioni presenti sul sito della Farnesina o sull'app Viaggiare Sicuri; per tutti gli italiani già presenti in Israele si suggerisce la registrazione sul sito dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App “Unità di Crisi”, gratuita e disponibile per tutti i cellulari, così da ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell'Unità di Crisi.

Per emergenze:
Ambasciata d'Italia a Tel Aviv
00972 (0) 54 8803940 e 00972 35301901
Consolato Generale a Gerusalemme
00972 (0) 505 327166 e 00972(0) 547 688399
L'Unità di Crisi è sempre raggiungibile allo 0039 0636225.

Cosa fare in caso di viaggio già prenotato

Cosa fare se si ha già un viaggio in Israele prenotato proprio per questi giorni, ma anche chi ha una prenotazione verso altre destinazioni in quella zona come ad esempio l'Egitto o la Giordania? La risposta varia a seconda della situazione e le possibilità di rimborso, nel caso non si voglia più partire, cambiano a seconda che si abbia prenotato autonomamente o tramite un tour operator. AltroConsumo illustra tutti i casi.

"Chi ha prenotato un pacchetto tramite un tour operator può contare su alcune garanzie. Se, come in realtà sta già succedendo, il viaggio viene annullato il consumatore ha diritto al rimborso dell'intera somma versata. La norma dice che il viaggiatore ha diritto al rimborso integrale di quanto pagato anche se è lui a rinunciare a partire, se nel luogo di destinazione si sono verificate circostanze straordinarie come guerre o disastri naturali, che hanno un'incidenza sostanziale sul viaggio. In questo caso, quindi, se la Farnesina sconsiglia ufficialmente di partire, i viaggiatori che hanno acquistato un viaggio a pacchetto in Israele proprio per questi giorni, hanno diritto a chiedere il rimborso integrale di quanto pagato."

Se viaggio è fai-da-te:

"Se hai prenotato autonomamente il tuo volo in Israele e il volo viene cancellato, secondo il Regolamento europeo n.261/2000, puoi scegliere tra il rimborso del biglietto e un volo alternativo. Non si ha diritto a un ulteriore indennizzo in quanto si tratta di annullamento determinato da circostanze eccezionali. Vista la situazione, ovviamente gran parte delle compagnie aeree stanno cancellando i voli previsti per Israele nei prossimi giorni (per esempio AirFrance e Lufthansa hanno cancellato i voli fino al 10 ottobre, poi valuteranno per i giorni successivi). Il suggerimento è quindi quello di controllare sul sito della tua compagnia qual è la situazione aggiornata dei voli, tenendo sempre in considerazione il fatto che la situazione è in continua evoluzione."

E ancora:

"Diverso è invece il caso in cui il volo che hai prenotato è confermato e sei tu a rinunciare al viaggio. In questo caso, se i voli della compagnia aerea sono comunque operativi, di norma non è previsto alcun rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali (a meno che sia previsto qualche rimborso legato a qualche tariffa particolare). In questo caso, però, poiché la Farnesina sta sconsigliando ufficialmente di viaggiare verso Israele, si ha diritto comunque al rimborso del biglietto, anche nel caso in cui sia l'utente a rinunciare al viaggio."

Paesi vicini a Israele

Al momento i voli verso destinazioni vicine a Israele restano operativi e non esistono restrizioni per i viaggiatori legati allo stato di guerra dichiarato dal governo israeliano. Tuttavia la situazione è in continua evoluzione ed è difficile fare previsioni a medio o lungo termine. Il consiglio è quindi sempre quello di affidarsi alle indicazioni presenti sul sito della Farnesina o sull'app Viaggiare Sicuri.

In caso di rinuncia verso Egitto e Giordania: chi ha prenotato un pacchetto tramite un tour operator, nel caso in cui il viaggio venisse annullato, può contare sul diritto al rimborso dell'intera somma versata. Se invece è il viaggiatore a disdire il viaggio, per esempio per paura di spostarsi o di altri attentati, è invece previsto che si paghino le penali contemplate dal contratto.

"Se hai prenotato autonomamente e il tuo volo viene cancellato, secondo il Regolamento europeo 261/2000 hai diritto al rimborso di quanto pagato oppure a essere imbarcato su un volo alternativo. In alcuni casi è previsto anche un indennizzo, calcolato in base alla data della partenza e alla tratta, sempre che la cancellazione non sia effettuata per causa di forza maggiore (per esempio restrizioni ai voli per motivi di sicurezza legati alla guerra in corso)", anche in questo caso, spiega AltroConsumo

La situazione è diversa se sei tu a rinunciare al viaggio, per esempio per paura della guerra. In questo caso di norma non è previsto alcun rimborso a eccezione delle tasse aeroportuali.

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