IN APPELLO

Condanne confermate per i due tedeschi che in motoscafo uccisero due giovani sul Garda: "Troppo tardi chiesto perdono"

La pena sarebbe stata superiore con la legge sull'omicidio nautico approvata dopo la tragedia

Condanne confermate per i due tedeschi che in motoscafo uccisero due giovani sul Garda: "Troppo tardi chiesto perdono"
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Pene confermate in Corte d'Appello per i due turisti tedeschi a bordo del motoscafo che sul lago di Garda travolse un’altra imbarcazione a bordo della quale c’erano due giovani, rimasti uccisi. La pena sarebbe stata superiore con la legge sull'omicidio nautico approvata dopo la tragedia.

Come racconta Prima Brescia, il giudice ha confermato le condanne di primo grado per i tedeschi che nel giugno 2021 travolsero con loro motoscafo la barchetta in legno di Greta Nedrotti (25 anni) e Umberto Garzarella (36 anni), uccidendo i due giovani davanti a Salò.

Omicidio colposo: quattro anni e mezzo per Patrick Kassen che guidava, due anni e undici mesi per e Christian Teismann, proprietario dell’imbarcazione.

"Troppo tardi il perdono"

Magra consolazione per Nadia, la mamma di Greta:

Noi la nostra condanna ce l'abbiamo già a vita. Greta non c'è più, ma manca sempre di più”.

Prima della sentenza Teismann aveva chiesto perdono anche per il socio. Troppo tardi per il papà di Greta, Raffaele:

“Se lo faceva subito magari si poteva capire, dopo due anni no”.

L'accusa aveva chiesto la conferma delle condanne puntando sulla velocità del mezzo e le condizioni psicofisiche da guidatore.

Confermata la sentenza di primo grado

La pena prevista per loro in primo grado era stata rispettivamente di quattro anni e sei mesi e due anni e undici mesi.

Il 20 ottobre scorso ha preso il via il processo di secondo grado, il 28 novembre erano attese le repliche e la sentenza.

Il tutto è stato rinviato ora, a gennaio 2024, a causa dell’assenza di un giudice.

In un video il turista tedesco ubriaco cade dal motoscafo

 

 

Barcolla, non si regge in piedi e cade in acqua. Una sequenza breve ma che in pochi secondi lascia pochi dubbi sulla possibilità che almeno uno dei due turisti tedeschi fosse ubriaco nella sera del 19 giugno 2021.

Altri elementi sono emersi grazie al video in bianco e nero che è stato registrato dalla telecamera di sorveglianza del rimessaggio nautico di Salò dove i due turisti tedeschi hanno ormeggiato il potente motoscafo subito dopo l’incidente.

Il breve video avvalora le parole delle persone che avevano visto i turisti tedeschi e che li avevano definiti come “alterati” e che sembrava avessero bevuto un po’ troppo. Ebbene nel video si può palesemente notare come uno dei due tedeschi barcolla e cade in acqua.

E’ bene ricordare che il proprietario dell’imbarcazione si era rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, che non è obbligatorio come nei casi di sinistro normati dal codice della strada. L’altro invece si era sottoposto all’alcoltest ma solo 24 ore dopo l’incidente ed era risultato negativo.

La legge sull'omicidio nautico

Nel frattempo è entrata in vigore mercoledì 25 ottobre 2023 la legge sull’omicidio nautico.

Approvata dalla Camera il 20 settembre scorso, è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 ottobre. Il 20 settembre 2023 sono stati accolti a Montecitorio dal presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana i familiari di Umberto: la mamma Camilla, la sorella Elena e il cognato Marco.

Con loro anche Tatiana Tassi Rossana Seccabiani le promotrici della raccolta firme per la legge di equiparazione dell’omicidio nautico a quello stradale; l’europarlamentare salodiana Stefania Zambelli e la deputata bresciana della Lega Simona Bordonali:

«Da questo momento, chi uccide o provoca lesioni ad altri violando le disposizioni della navigazione riceverà un trattamento equiparato a chi si macchia del reato di omicidio stradale – aveva dichiarato Zambelli – Un obbiettivo preso a cuore da me sin da subito e poi raggiunto grazie al lavoro ed alla determinazione dell’onorevole Bordonali. Avanti così».

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