Condannato il branco di giovanissimi che ha pestato a morte un 34enne per un paio di occhiali firmati
Le accuse sono di omicidio preterintenzionale e rapina con le aggravanti di avere agito in gruppo e con l'utilizzo di armi
Un anno e nove mesi dopo la tragedia è stata fatta giustizia per Cristian Martinelli, ragazzo di 34 anni che nell'ottobre del 2022 è stato massacrato di botte alla stazione di Casale Monferrato (Alessandria) da quattro giovani per un paio di occhiali firmati. Condannati i suoi aguzzini per omicidio preterintenzionale e rapina con le aggravanti di avere agito in gruppo e con l'utilizzo di armi.
Cristian Martinelli, massacrato per un paio di occhiali firmati: condannati i suoi aguzzini
Un processo, col rito abbreviato, svolto al Tribunale di Vercelli. Come raccontato da Prima Alessandria, sono stati condannati i quattro aguzzini che nell'ottobre 2022 hanno massacrato di botte e ucciso Cristian Martinelli, ragazzo di 34 anni.
I quattro giovanissimi, Come riporta la TGR, sono stati accusati di omicidio preterintenzionale e rapina con le aggravanti di avere agito in gruppo e con l'utilizzo di armi. Il Tribunale, davanti al gup Cristina Barillari e al pubblico ministero Anna Caffarena, oltre al magistrato della Procura, ha emesso le seguenti sentenze:
- 9 anni e 6 mesi al 20enne moldavo Nicolae Capstrimb (la Procura ne aveva chiesti 11),
- 8 anni e 6 mesi al 18enne Bilal Zabori (erano stati chiesti 8 anni e 6 mesi),
- 7 anni e 8 mesi alla 21enne italiana Janet Di Perri (la richiesta era di 8 anni e 6 mesi),
- 7 anni e 4 mesi per la 18enne Ait Bennacer (la richiesta era di 7 anni)
Un quinto membro della banda, invece, minorenne all'epoca dei fatti, è sotto processo al Tribunale per i minorenni di Torino. La mamma di Cristian, Marinella Pasini, al termine del processo ha commentato così alla TGR le sentenze emesse dal giudice:
"Non meritava una morte così, non la meritava. Sarà sempre con me e io mi sono tatuata una frase che lui mi ha lasciato: ‘Io sarò sempre con te, Ma’. Cristian almeno un po’ di giustizia l’ha avuta".
Il giorno della morte di Cristian Martinelli
La tragedia, come detto, è avvenuta un anno e nove mesi fa, nella mattinata del 14 ottobre 2022, intorno alle 12,30. Cristian Martinelli, 34enne di Trino Vercellese, si trovava alla stazione di Casale Monferrato (Alessandria), quando all'improvviso è stato insultato da alcuni ragazzi per gli occhiali vistosi che indossava.
Dagli insulti, però, si è passati rapidamente agli spintoni e alle mani. Cristian, sulla banchina del binario 1, è stato preso a calci e pugni dai suoi aguzzini, che lo hanno pestato a sangue.
"Non tormentatemi" è stata la supplica del 34enne in quei momenti concitati. Alcuni minuti dopo, uno dei tre marocchini gli toglie gli occhiali e lo colpisce con un pugno al viso e Cristian cade a terra accerchiato dal branco. In quegli stessi attimi spunta anche una spranga di ferro (ritrovata dietro il chiosco automatico per le fotografie) con la quale viene picchiato più e più volte.
Successivamente, la vittima prova ad allontanarsi cadendo immediatamente a terra finendo su uno dei binari presenti. Si rialza e ricade a causa delle ferite riportate durante il pestaggio. Poco dopo va nell'altrio della stazione è viene nuovamente colpito duramente. Al termine i giovani aggressori scappano e lui si allontana verso il giardini dove viene soccorso e trasportato in ospedale, dove poi morirà due giorni dopo.
Stando alle indagini effettuate dalle forze dell'Ordine, in passato era stato già "preda" da parte di giovanissimi per via sempre degli oggetti di valore che aveva addosso
La madre di Cristian, Marinella Pasini, si era sfogata davanti alle telecamere della TGR:
"Era un ragazzo d'oro. Non meritava una fine così. Non si può morire per un paio di occhiali".