La sentenza

Come è morto Denis Bergamini: dopo 35 anni condannata l'ex fidanzata del calciatore

Per la Corte d'Assise Isabella Internò lo attirò in una trappola. Il calciatore fu soffocato e gettato sotto un camion

Come è morto Denis Bergamini: dopo 35 anni condannata l'ex fidanzata del calciatore
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Era il 18 novembre 1989. Donato Denis Bergamini, calciatore del Cosenza, a quell'epoca in serie B,  fu trovato morto sulla strada statale 106 Jonica nei pressi di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Fu investito da un camion che lo trascinò per qualche decina di metri.

Un suicidio, si disse. Secondo alcune testimonianze il giocatore, all'epoca dei fatti 27enne, si sarebbe gettato volontariamente sotto le ruote del camion.

Familiari e amici, però, non hanno mai creduto a questa versione dei fatti, e dopo 35 anni la storia ha un'altra verità. L'ex fidanzata del calciatore Isabella Internò è stata condannata a 16 anni per omicidio in concorso con ignoti. Sarebbe lei la mandante del delitto.

Denis Bergamini: cosa successe quella notte

Bergamini sei giorni prima aveva giocato la sua ultima partita: Cosenza-Monza 1-1, con rete per i rossoblù calabresi del suo grande amico Michele Padovano (che fu poi anche campione d'Europa con la maglia della Juventus). Giovane, calciatore, in salute, punto di riferimento della sua squadra con voci di mercato che lo volevano al Parma o alla Fiorentina l'anno seguente: difficile pensare che potesse togliersi la vita.

Eppure il suo corpo fu ritrovato straziato da un camion sulla Statale Jonica.

La fidanzata raccontò che a un certo punto Denis fermò la sua Maserati e si lanciò sotto il camion condotto da Raffaele Pisano, la cui posizione è stata archiviata successivamente.

La famiglia - e in particolare la sorella Donata - non ha mai creduto al suicidio e si è  battuta per anni per la riapertura delle indagini. E il 22 febbraio 2012 i Ris di Messina depositano presso la Procura della Repubblica di Castrovillari la loro perizia, che dà un esito differente rispetto alle prime ipotesi: quando fu investito, Bergamini era già morto.

Secondo le rilevazioni e le simulazioni effettuate dai Ris, infatti, se il calciatore si fosse buttato sotto il camion (come riferito dalla fidanzata) le scarpe, la catenina e l'orologio avrebbero subito gravi danni, e  invece al momento del ritrovamento del cadavere erano pressoché intatti.

Nel maggio 2017 si riaprono le indagini e il Gip di Castrovillari dispone la riesumazione della salma per  effettuare l'autopsia, che dà un esito sconvolgente: Bergamini è morto soffocato. Probabilmente con un sacchetto di plastica o una sciarpa. E poi è stato gettato sotto il mezzo in transito.

Il processo e la condanna della fidanzata Isabella Internò

A processo per la sua morte è finita la fidanzata dell'epoca, Isabella Internò. E a quasi 35 anni di distanza c'è una nuova verità, espressa da una sentenza di primo grado che condanna la donna a 16 anni di carcere per omicidio volontario in concorso (la Procura ne aveva chiesti 23).

Isabella Internò

Secondo quanto ricostruito, Bergamini quella sera lasciò il ritiro del Cosenza per incontrare la fidanzata per chiudere definitivamente i rapporti. Ma secondo quanto ricostruito dalla Corte d'Assise, Internò aveva già programmato tutto per farlo uccidere.

Gli esecutori materiali del delitto restano però ancora ignoti.

L'avvocato della donna - che si è sempre detta innocente - ha già preannunciato ricorso.

Il movente

Tra i tanti misteri legati alla morte di Denis Bergamini anche quello sul movente. Secondo la Procura potrebbe essere stato legato a una gravidanza interrotta e alla mancata volontà del calciatore di sposare la fidanzata.

La vicenda dell'interruzione della gravidanza divenne nota perché il 27enne aveva in tasca un biglietto con indicato l’indirizzo e il numero di telefono della clinica inglese in cui l’interruzione della gravidanza venne eseguita. Secondo la tesi del pm, la fidanzata avrebbe voluto un matrimonio "riparatore", mentre lui (che avrebbe anche voluto tenere il figlio) non voleva sposarsi con lei, e anzi aveva tutta l'intenzione di chiudere definitivamente i rapporti.

 

 

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