Comandante dei vigili fece mettere droga nell'auto della collega: chiesti 7 anni

Droga nell'auto di una collega, per vendetta. Una vicenda amara, che a suo tempo fece scalpore in tutta Italia.

E che ora sta per giungere al suo epilogo giudiziario: sono infatti stati chiesti 7 anni per il comandante della Polizia locale accusato di aver fatto mettere della droga (cinque dosi di cocaina) nell'auto di una collega.

Fece mettere droga nell'auto della collega, l'accusa chiede 7 anni per il comandante

Come riportato da Prima Milano Ovest, una delle vicende di cronaca nera più assurde degli ultimi anni si sta avviando alla conclusione.

La Procura di Milano ha infatti chiesto 7 anni e 4 mesi di reclusione e 50mila euro di multa per Salvatore Furci, ex comandante della Polizia Locale di Trezzano.

La richiesta dell'accusa è arrivata nel corso dell'udienza dibattuta mercoledì 13 luglio 2022 nelle aule del Tribunale di Milano. A proporre la pena il pm Gianluca Prisco, titolare dell'indagine.

Droga nell'auto della collega: il fatto

I fatti risalgono al 2020. Come forse si ricorderà, l'ex comandante della Polizia Locale di Trezzano sul Naviglio, Salvatore Furci, è imputato per detenzione di stupefacenti e calunnia aggravata perché accusato di aver cercato di incastrare la collega Lia Vismara facendole piazzare della cocaina in auto.

Nella sua arringa il pm ha sottolineato come "chi ha indossato la divisa con lealtà e onestà è stata proprio la vittima presa di mira dall'allora comandante della Polizia locale".

Tra l'altro il pm, proprio per la gravità dei fatti ha ritenuto di non concedere alcuna attenuante generica all'accusato. La difesa dal canto suo ha chiesto l'assoluzione evidenziando come nella macchina della donna "non siano mai stati scoperti segni di effrazione".

La sentenza è prevista alla fine dell'estate.

Il perché di quell'azione

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'ex comandante di Trezzano fece mettere droga (il "complice" è stato condannato in rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi di reclusione) nella macchina della Vismara (comandante della Polizia locale di Corbetta, sempre nell'hinterland milanese) per "vendicarsi" di un licenziamento avvenuto tempo prima.