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Colpito da una benna che si stacca, muore operaio di 45 anni. Caduta fatale per un 56enne

Ancora due morti sul lavoro in Lombardia. Gravi incidenti anche in Emilia Romagna, Campania e Trentino Alto Adige

Colpito da una benna che si stacca, muore operaio di 45 anni. Caduta fatale per un 56enne
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Ancora gravissimi incidenti sul lavoro, ancora vittime. Due uomini sono morti nella giornata di giovedì 12 dicembre 2024, uno nel Pavese e un altro in provincia di Milano.

Colpito da una benna che si stacca, muore operaio di 45 anni

Incedente mortale sul lavoro al termovalorizzatore di Parone, in provincia di Pavia: a perdere la vita un operaio 45enne residente a Vigevano, Antonio D'Angiolella.

Antonio D'Angiolella

Come racconta Prima Pavia, l'incidente è avvenuto giovedì 12 dicembre 2024, al termovalorizzatore di Parona.

Dalle prime ricostruzioni, ancora oggetto di indagini da parte delle autorità competenti, sembra che il 45enne sia stato travolto da una benna, il cui braccio meccanico si sarebbe rotto improvvisamente. L’impatto non ha lasciato scampo alla vittima, il cui decesso è stato immediato.

E' il secondo incidente mortale all'interno del termovalorizzatore di Parona in poco più di due anni. A ottobre del 2022 infatti Gianvittorio Carlin, 56 anni, perse la vita mentre stava sostituendo un tubo di circa sedici centimetri di diametro quando, improvvisamente si staccò, colpendolo in maniera violenta alla testa.

Incidente mortale nel Milanese

Poche ore più tardi un'altra tragedia si è consumata a Cusago, in provincia di Milano. Come racconta Prima Milano Ovest, l'incidente sul lavoro intorno alle 14.30 in un'azienda di viale Europa a Cusago: l'uomo sarebbe caduto al suolo. Il personale medico intervenuto sul posto non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.

Colpito da un macchinario, muore imprenditore

Mercoledì 11 dicembre 2024, invece, a Massa Finalese, in provincia di Modena, un imprenditore 59enne è morto colpito da un macchinario in un'azienda che si occupa di commercializzazione del sale. La vittima è il titolare e socio dell'azienda insieme al fratello.

Altri gravi incidenti

Drammatico incidente sul lavoro a Soriano, in provincia di Vibo Valentia. In una fabbrica, un operaio  e un poliziotto sono stati investiti da una fiammata mentre distruggevano alcuni documenti della questura.  Il primo ha riportato ustioni gravi, il secondo lievi.

A Cagliari, invece, un operaio è gravissimo dopo un incidente sul lavoro a Castello: l’uomo stava effettuando dei lavori di ristrutturazione in una abitazione privata quando è precipitato da un ponteggio, facendo un volo di oltre due metri.

A Roteglia di Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, un 51enne è rimasto gravemente ferito dopo essere rimasto incastrato in un macchinario dell’azienda del comprensorio ceramico. Le sue condizioni di salute, dopo il trasporto in ospedale,  sono state poi giudicate di media gravità.

Nei giardini di Castel Trauttmansdorff, a Merano, in provincia di Bolzano un cinquantenne di Verano, impiegato in alcuni lavori nel giardino, ha riportato un politrauma dopo essere caduto da circa 6 metri di altezza.

Caduta fatale, invece, per un 51enne vittima di un incidente due giorni fa a Monteforte Irpino, in provincia di Avellino. L'operaio stava effettuando alcuni lavori edili quando ha perso l'equilibrio, cadendo a terra e perdendo la vita.

Sono 155 i morti sul lavoro in Lombardia in 10 mesi: le città più a rischio

Sono 155 le vittime in 10 mesi in Lombardia, che raccontano una tragica realtà per la regione, che rimane la prima in Italia per numero di infortuni mortali sul lavoro. Ma tenendo conto dell’incidenza della mortalità, ossia del numero degli infortuni rispetto alla popolazione lavorativa, la Lombardia si posiziona in zona gialla, ovvero è tra le regioni che nel nostro Paese fanno emergere incidenze di mortalità inferiori alla media nazionale.

Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l'Osservatorio Sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. E a fine ottobre 2024, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (24,9 morti per milione di occupati) risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale pari a 27,9.

Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che in zona rossa ci sono Pavia (55,0) e Brescia (52,8). In zona arancione  Lodi (29,9), in zona gialla Mantova (27,6), Monza Brianza (27,2) e Sondrio (26,9). In zona bianca infine ci sono Lecco (20,6), Bergamo (20,4), Cremona (19,4), Milano (17,2), Varese (12,8) e Como (7,5).

Infortuni totali in Lombardia

Sono 155 i decessi da gennaio a ottobre 2024 (contro i 139 di fine ottobre del 2023): 112 quelli rilevati in occasione di lavoro (4 in più dello scorso anno) e 43 quelli in itinere (12 in più del 2023). La regione è tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro.

Le città con più decessi:

  • Milano (39)
  • Brescia (34)
  • Bergamo e Pavia (16)
  • Monza Brianza (14)
  • Varese (9)
  • Mantova (7)
  • Lodi (6)
  • Cremona (5)
  • Como (4)
  • Lecco (3)
  • Sondrio (2).

Mentre Brescia e Milano sono in cima alla graduatoria quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro, rispettivamente con 29 e 26 vittime. Seguono: Pavia (13), Monza Brianza (11), Bergamo (10), Varese e Mantova (5), Lecco, Cremona e Lodi (3), Como e Sondrio (2).

A fine ottobre 2024 le denunce di infortunio totali sono aumentate rispetto allo stesso periodo del 2023: erano 91.101 e ora sono 91.414.

I settori più colpiti

Le attività manifatturiere, alla fine di ottobre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (13.536). Sono seguite da: Trasporto e Magazzinaggio (5.794), Commercio (5.040), Sanità (4.890) e Costruzioni (4.875).

I colleghi donano 2.000 ore di lavoro all'operaio rimasto ustionato ad agosto

Ospitaletto: 162 colleghi donano ore di lavoro all'operaio rimasto ustionato ad agosto.

Gesto di solidarietà a Ospitaletto

Sempre in tema di incidenti sul lavoro una bella storia di solidarietà tra colleghi, viene da Ospitaletto in provincia di Brescia.

Munir Muhammad, operaio di origine pakistana, 38 anni, sposato e padre di sei figli, il 31 agosto 2024 nell'acciaieria Asonext di Ospitaletto era rimasto gravemente ustionato e, da allora, si trova ricoverato in ospedale.

Come racconta Prima Brescia, i colleghi hanno promosso una raccolta fondi tra i dipendenti di Asonext, ovviamente su base volontaria, attraverso il corrispettivo di 4 ore di lavoro. All’idea si è aggregata l’azienda, pronta a contribuire con il doppio di quanto raccolto dai lavoratori.

“Con grande soddisfazione – scrivono oggi in una nota i delegati sindacali – comunichiamo che all’iniziativa hanno aderito 162 lavoratori per complessive 1.948 ore di lavoro. Un segno tangibile dello spirito di solidarietà che ci unisce e del senso di comunità all’interno della nostra azienda e che consentirà alla famiglia di Munir far fronte a tutte le spese necessarie alla sua completa ripresa”.

Munir, in questi mesi d’ospedale seguito da vicino dal figlio maggiore, ha accolto con commozione e riconoscenza la notizia arrivata da Ospitaletto.

“Cogliamo l’occasione – affermano Fim, Fiom e Rsu aziendali – per ringraziare di cuore tutti i dipendenti che hanno partecipato a questa iniziativa, dimostrando ancora una volta la capacità di unirci nei momenti di difficoltà e di farci forza gli uni con gli altri, rinnovando inoltre l’impegno comune e costante verso la sicurezza sul lavoro. Grazie a tutti, e grazie anche all’azienda, per il grande spirito di solidarietà dimostrato”.

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