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Chiama 100 volte al giorno la ex: è anche entrato in casa sua arrampicandosi dal balcone

Tre storie di stalking nei confronti delle ex a Treviso, Cremona e Lucca

Chiama 100 volte al giorno la ex: è anche entrato in casa sua arrampicandosi dal balcone
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Dopo la fine della loro relazione ha continuato a perseguitare la ex fidanzata tra appostamenti e chiamate insistenti (oltre cento al giorno). Una volta addirittura è entrato in casa sua arrampicandosi dal balcone. L'ennesima storia di stalking viene da Treviso.

Più di 100 chiamate al giorno alla ex

Come racconta Prima Treviso, dopo la fine della loro relazione, avvenuta lo scorso agosto, il 40enne ha iniziato a perseguitare la ex in maniera ossessiva, arrivando a chiamarla più di cento volte al giorno, seguendola e appostandosi persino sul suo posto di lavoro.

In almeno due episodi, l'ex fidanzato si è anche introdotto nell’abitazione della vittima, arrampicandosi dal balcone e trattenendosi contro la sua volontà.

Dopo la denuncia della vittima, gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Treviso, hanno avviato indagini tempestive. I risultati hanno portato l’Autorità Giudiziaria a disporre una misura cautelare che impone al 40enne di mantenersi ad almeno 500 metri di distanza dalla vittima.

Viola i domiciliari per molestare la ex

Un'altra storia simile arriva da Cremona, dove, nonostante la condanna per stalking nei confronti dell'ex fidanzata, un trentenne aveva ottenuto la possibilità di scontare la pena in casa propria. Ma evidentemente la lezione non gli è servita, perché ha continuato a molestare la ragazza.

Come riporta Prima Cremona, il trentenne era stato condannato nel 2023 per atti persecutori nei confronti della sua ex e da allora era obbligato a mantenere le distanze da lei e soprattutto a rispettare orari di permanenza in casa. Entrambe le restrizioni non sono state rispettate.

Il 30enne, infatti, non solo usciva frequentemente senza permesso, ma è stato sorpreso anche in un locale vicino all'abitazione della vittima. A settembre, poi, lo stalker era stato fermato mentre cercava di entrare nel condominio della ex fidanzata. Per lui è scattata dunque la revoca dei domiciliari ed è finito in carcere.

Usa l'ora di permesso dagli arresti per andare al lavoro dalla ex

Una storia decisamente simile anche a Capannori, in provincia di Lucca, dove un 36enne ha violato i domiciliari per perseguitare la ex sul posto di lavoro. 

Come racconta Prima Firenze, il 36enne, sfruttando il permesso di un'ora che gli era stato dato per assolvere alle ordinarie esigenze quotidiane, lo scorso 24 ottobre si è appostato nei pressi dell'ingresso dell'edificio dove la ex lavora cercando di farsi vedere per intimidire la donna.

Dopo circa venti minuti sono intervenute le colleghe e lo stalker se ne è andato facendo ritorno alla sua abitazione. Al suo arrivo ha mentito all'operatore sul ritardo accumulato, giustificandosi con l'aver perso tempo per uno sconosciuto che gli aveva occupato il posto auto. Sono bastati pochi accertamenti poi - tra cui testimonianze e video delle telecamere di sorveglianza - per smascherarlo.

Anche per lui si sono aperte le porte del carcere.

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