Presenza preoccupante

Che cosa ci faceva una nave da guerra russa a poche miglia dalla costa della Puglia

L'incrociatore russo "Varyak" è stato avvistato a 300 miglia da Santa Maria di Leuca.

Che cosa ci faceva una nave da guerra russa a poche miglia dalla costa della Puglia
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Considerando ciò che continua ad accadere in Ucraina, una notizia di questo tipo non è che faccia stare particolarmente tranquilli. L'incrociatore russo "Varyak" è stata avvistata a largo delle coste della Puglia, più precisamente a 300 miglia da Santa Maria di Leuca. La domanda che un po' tutti si stanno ponendo ora è la seguente: che cosa ci fa una nave da guerra russa nel Mediterraneo a così pochi chilometri dalla nostra Penisola? 

Che cosa ci faceva una nave da guerra russa a poche miglia dalla costa della Puglia

Una vicenda che potrebbe destare particolare apprensione, considerando soprattutto ciò che sta accadendo da più di 110 giorni a questa parte in Ucraina. Per placare gli animi vi diciamo che l'avvistamento dell'incrociatore russo "Varyak" a largo delle coste della Puglia, più precisamente a 300 miglia da Santa Maria di Leuca, non è una dichiarazione di guerra di Mosca alla nostra Penisola, tuttavia, rappresenta una sorta di azione dimostrativa frutto della postura aggressiva di Mosca che si manifesta anche nel Mediterraneo, sempre più solcato da unità con nomi a caratteri cirillici.

Non a caso, proprio l'incrociatore Varyak, qualche giorno fa, era stato visto passare ancora più vicino alle coste pugliesi, addirittura spingendosi fino a 150 miglia, ovviamente sempre attentamente monitorato dalla Marina Militare. La notizia della posizione del "Varyak", nave gemella del "Moskva" affondato al largo di Odessa, accompagnato dal cacciatorpediniere "Ammiraglio Tributs", è stata segnalata lo scorso venerdì, 10 giugno 2022, dall'account twitter "Shipyard2" e ripresa poi da altri siti specializzati.

Come segnalato da fonti qualificate, l'incrociatore navale russo si sarebbe ora spostato e allontanato dal mar Ionio verso Creta in direzione sud-est. Nella zona a largo della Puglia dove si trovava ieri pomeriggio, qualcuno aveva segnalato che nella stessa area poteva trovarsi la portaerei americana "Harry Truman" e quindi si sarebbe trattato di una sorta di manovra di disturbo.

La presenza russa nel Mediterraneo si rafforza

L'avvistamento dell'incrociatore "Varyak" a largo della Puglia, tuttavia, rafforza una tesi comunque preoccupante: nel Mediterraneo si sta rafforzando la presenza militare russa, un fenomeno seguito con grande attenzione dalla Difesa italiana e, ovviamente, dalla Nato. L'ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ha ricordato che sono salite a ben 18 le navi da guerra di Mosca nel Mar Mediterraneo, più due sommergibili "con capacità missilistiche strategiche".

Un dato che, se confrontato al 2016 quando nelle nostre acque c'era presente una sola nave da guerra russa, alza il livello della tensione, costringendo la nostra Marina a rafforzare l'azione di controllo e deterrenza, svolta principalmente dalle fregate della classe Fremm.

Come arrivano le navi russe nel Mediterraneo?

In che modo però le navi da guerra russe giungono nel Mediterraneo? Il loro percorso parte dal mar Baltico per arrivare nel porto di Tartus, in Siria, l'unica base della Marina russa nel Mediterraneo.  La chiusura dello stretto del Bosforo alle unità militari, decisa dal Turchia, peraltro, ha tolto la possibilità alle navi russe di arrivare nel Mar Nero e, dunque, di uscire dal bacino meridionale per la via più breve.

La continua presenza russa nel fianco Sud dell'Alleanza Atlantica ha messo in allerta il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che ha da poco firmato una direttiva proprio sulla "Strategia di sicurezza e difesa per il Mediterraneo".

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