Vicenda shock

"C'è una donna legata sul balcone": sequestrata per un giorno e malmenata per un debito

Succede a Monza: gli aguzzini sono stati rintracciati e la donna salvata

"C'è una donna legata sul balcone": sequestrata per un giorno e malmenata per un debito
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Una scena incredibile, a cui probabilmente non credeva neppure lui che la stava vedendo. Eppure quando ha sentito delle grida provenire dall'alto, ha visto una donna legata a una sedia su un balcone di una casa a Monza. E ha chiamato la Polizia, permettendo così di liberarla dopo tre giorni da sequestrata.

Sequestrata e picchiata per un debito

La donna, una 43enne dello Sri Lanka, era stata invitata in un appartamento di Monza da tre connazionali, un uomo e due donne. E quando è arrivata è stata malmenata e sequestrata, legata mani e piedi a una sedia.

Appena ricevuta la segnalazione, la Polizia ha allertato i Vigili del fuoco, che sono saliti al quinto piano della palazzina e hanno liberato la donna.

Il racconto shock

Una volta liberata ha raccontato cosa è successo. Attirata con una scusa il giorno precedente nell'appartamento, era stata picchiata e imbavagliata, e poi successivamente legata a una sedia. A testimoniarlo anche vari pezzi di nastro adesivo rinvenuti nell'appartamento, simile a quello che aveva su gambe e braccia. In casa c'era anche una sedia con una corda per tapparella che la teneva ancorata a un calorifero lì vicino.

Colpa di un debito

A motivare la trappola e il sequestro, un debito che la donna aveva accumulato con i suoi tre aguzzini e che avrebbe dovuto saldare a breve, senza però riuscirci.

Due arresti

Nel giro di poco tempo, i poliziotti della Squadra Mobile sono riusciti a rintracciare le due persone coinvolte: un uomo e  una donna, srilankesi, regolari sul territorio italiano, rispettivamente di 44 e 25 anni, e un’altra donna, 26 enne anch’essa srilankese, che si trovava all’interno dell’abitazione al momento dei fatti.

Dei tre  coinvolti, l’uomo e una delle donne, sono stati arrestati e accompagnati uno presso la Casa Circondariale di Monza, l’altra presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore.

La 26enne verrà rimpatriata

Per quanto riguarda la 26enne, a seguito di accertamenti in banca dati effettuati dal personale dell’Ufficio Immigrazione, è emerso a suo carico un rigetto di ricorso per asilo politico e, nell’immediato, è stato notificato alla donna il provvedimento di espulsione adottato dal Prefetto. Il Questore ha disposto nei suoi confronti la misura alternativa dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria con conseguente ritiro del passaporto, per il tempo strettamente necessario per l’organizzazione del rimpatrio e il conseguente allontanamento definitivo dal territorio Italiano.
Continuano le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, per fare chiarezza sull’accaduto.

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