Attirato con una chat

Casolare da horror: uomo sequestrato, seviziato e rapinato da tre ragazzi nel seminterrato

A interrompere lo scempio il provvidenziale arrivo dei carabinieri: per torturare la vittima utilizzato anche uno stroditore elettrico

Casolare da horror: uomo sequestrato, seviziato e rapinato da tre ragazzi nel seminterrato
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Un vero e proprio casolare degli orrori: lo spettacolo che si è parato davanti ai carabinieri di Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, è stato da film horror. Un uomo a terra, legato col nastro adesivo e seviziato con uno storditore elettrico, alla mercé di tre giovani - uno dei quali minorenne - nel piano interrato della costruzione.

Rapinato e seviziato nel casolare da tre ragazzini

Rapinato, sequestrato e seviziato da tre ragazzini a Castelfranco Veneto. I Carabinieri hanno arrestato, nelle scorse ore, al termine di un blitz in un casolare in costruzione abbandonato, tre giovani, fra i quali un minorenne, protagonisti di un gravissimo episodio dai contorni inquietanti.

Da qualche tempo i militari ricevevano segnalazioni circa possibili attività illecite nell'edificio teatro della violenza, per questo motivo - sabato 18 febbraio 2023 - hanno deciso di fare un sopralluogo. Immediatamente hanno notato un giovane uscire dal casolare ed allontanarsi in sella alla sua bicicletta e hanno optato per un controllo.

L’atteggiamento nervoso del ragazzo, che ha raccontato di essere in procinto di prelevare presso un vicino sportello automatico, ha insospettito ulteriormente gli uomini in divisa che, fortunatamente, hanno voluto vederci più chiaramente e sono entrati nella struttura. Nel piano interrato hanno trovato un uomo disteso a terra immobilizzato mani e piedi con del nastro adesivo che gli copriva anche la bocca.

Un giovane stava tenendo la vittima sotto la minaccia di uno storditore elettrico, l’altro gli era seduto sopra per impedirne ogni movimento.

Attirato in chat

Il malcapitato è stato subito liberato e soccorso e i due aggressori bloccati. Il ragazzo fermato in bicicletta è stato trovato in possesso di denaro contante, del bancomat e delle chiavi dell’autovettura del sequestrato mentre i due complici avevano l’uno una torcia e un coltello con lama di 9 cm. e l’altro un coltello con lama di 8 cm., lo storditore elettrico e un rotolo di scotch utilizzato per immobilizzare l'uomo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti la vittima aveva conosciuto da qualche tempo uno dei tre giovani su una piattaforma social, e dopo alcuni scambi in chat, aveva acconsentito ad incontrarlo presso il casolare. Dopo aver lasciato l’autovettura in un parcheggio, si è diretto con il giovane verso il casolare, ma una volta all’interno è stato violentemente aggredito, minacciato e immobilizzato dal terzetto.

L'uomo, condotto in ospedale a seguito dei politraumi riportati, ha avuto un referto di 30 giorni di prognosi.

Gli arresti

I due giovani, poco più che maggiorenni, si trovano in carcere a Treviso, mentre il minore è stato  accompagnato presso il centro di prima accoglienza del Capoluogo della Marca. Per i tre - la cui posizione è ora al necessario vaglio dell’Autorità Giudiziaria atteso che il procedimento penale non risulta concluso e la colpevolezza dei soggetti dovrà essere accertata con sentenza irrevocabile - le ipotesi di reato in relazione all’accaduto sono di concorso, a vario titolo, nei reati di sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni personali aggravate e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Approfondimenti investigativi sono in corso a cura dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso e di quella minorile di Venezia, per verificare se a carico degli indagati possano essere ipotizzate - come parrebbe da preliminari acquisizioni - pregresse condotte di rilevanza penale, analoghe a quelle citate.

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